Icon da divorare fino all’ultima pagina
John Balsom

Icon da divorare fino all’ultima pagina

di Michele Lupi

Icone, moda, motori. E storie. Lunghe. Per raccontare vite vere. Da qui inizia la nuova stagione editoriale del nostro giornale

Giovedì 3 marzo arriva nelle edicole il primo numero di Icon del 2016. Un numero che inaugura non solo le uscite del nuovo anno, ma anche una nuova stagione editoriale. Erano mesi che cercavo il modo di trasformare in realtà un pensiero assillante: meglio avere poche storie lunghe e godibili piuttosto che molte corte e sincopate.

Trovai risposta per caso, leggendo il New York Times che riportava un articolo straordinariamente lungo su George Bell, un signor nessuno, morto in perfetta solitudine, come accade quotidianamentea migliaia di altri: una piccola storia, raccontata nei minimi dettagli.

Ovvero, esattamente quello che vorrei proporre ai lettori di Icon. Mi annotai il nome del giornalista, N.R. Kleinfield, e mi misi alla sua ricerca. Lo abbiamo trovato e gli abbiamo chiesto un pezzo che trovate nella parte centrale del giornale: racconta il battesimo del fuoco di un giovane esordiente del dipartimento dei pompieri di New York.

Da qui parte la nuova stagione di Icon. Che è rappresentata anche da un bel pezzo di Giorgio Terruzzi su Le Corbusier (una vicenda poco nota di amore, odio, gelosia e intensa competizione professionale) e un altro, notevole, di Gianni Poglio su Elvis Presley in occasione del 60° compleanno del primo disco del re del rock’n’roll.

Insomma, ci sono le icone. Ma anche le corse in moto (un’impressionante sfida su ghiaccio), la moda, con un intenso servizio scattato in Giappone, le icone attuali (Colin Farrell) e le eccellenze italiane (Roberto Bolle). Buona lettura!