Icon e la maison Dom Pèrignon, insieme per celebrare con l’anteprima del nuovo Vintage 2008 il passaggio di testimone da Richard Geoffroy a Vincent Chaperon, nuovo Chef de Cave di Dom Pérignon

Al 47esimo piano della Torre Allianz, gioiello architettonico che porta le firme degli architetti Arata Isozaki e Andrea Maffei, la vista su uno skyline milanese in continua evoluzione si sposa all’esclusività, e all’eleganza, della cena che Icon e Dom Pérignon hanno organizzato in onore di due eventi eccezionali. La presentazione del Dom Pérignon Vintage 2008 a lungo celato nell’oscurità delle cantine della maison di champagne e la celebrazione di un passaggio di testimone, quello tra Richard Geoffroy, Chef de Cave di Dom Pérignon degli ultimi ventotto anni e Vincent Chaperon, il suo successore che inaugurerà  un nuovo ciclo all’inizio del 2019.

«È un’eredità importante quella che Vincent ha ora in carico, l’impegno a custodire e a tramandare quell’ ambizione creativa di Dom Pérignon che è la ricerca di un’armonia che sia fonte di emozione nell’ impegno assoluto di essere testimone della vendemmia di un solo e unico anno, qualunque sia la sfida», racconta Richard Geoffroy, intervistato dal direttore di Icon, Michele Lupi. «Sono felice e orgoglioso di lasciare a lui il patrimonio della maison dopo tredici anni di intensa e stretta collaborazione».

«Una visione condivisa e una comprensione reciproca complementare. Abbiamo lavorato così, insieme, fino a questo importante momento. Sarà mia responsabilità continuare a perseguire la ricerca e l’ideale estetico di Dom Pérignon. facendomi carico dell‘eredità materiale dei Millesimati esistenti e portare avanti l’impegno verso le singole annate che definiscono l’anima e la ragione d’essere di Dom Pérignon, guidandolo verso il futuro», ha risposto il nuovo Chef de Cave durante il talk.

Ed ecco poi il tintinnio dei bicchieri a brindare al nuovo ciclo, omaggio della continuità e della tradizione. In alto quindi calici del nuovo Millesimo della maison, il Vintage 2008, presentato in anteprima nazionale in questa occasione, che rivisita l’archetipo champenois e che va ad affiancarsi così agli altri millesimi di Dom Pérignon celebrati con un menù perfetto curato dai fratelli Cerea, tre stelle Michelin con il ristorante Da Vittorio a Brusaporto.

Una verticale inaugurata con il Dom Pérignon 2008 che accompagnava spaghetti di tonno con bagna cauda e crumble di pistacchi a cui hanno fatto seguito prima il 2003 servito con risotto con crema di cipolla giarratana affumicata e gambero di Sanremo, poi il Dom Pérignon Rosè connubio perfetto con il moro antartico con amatriciana e granita di parmigiano. Chapeau!

Foto di Federico Guida