Non è solo il luogo per dormire e riposare. Il letto fa da sfondo a tutti i momenti fondamentali della vita dell’uomo: per la maggior parte delle persone è il luogo della nascita, ma anche della morte; è il luogo della riproduzione, dell’intimità, del sesso, ma anche della malattia e della sofferenza; uno spazio di condivisione e di solitudine. Yoko Ono e John Lennon ne hanno fatto uno spazio politico; artisti come Mikhael Subotzky e Lucinda Devlin lo hanno usato per denunciare le condizioni sociali degli slum sudafricani o la pena di morte negli Stati Uniti.
Nell’arte come nella letteratura, da Omero a Kafka, il motivo del letto ricorre denso di significati nelle sue diverse funzioni e sfaccettature. Inseguendo questo motivo la 21er Haus di Vienna ci conduce in un viaggio attraverso la storia dell’arte e dell’umanità, dagli affreschi pompeiani alle fotografie di Larry Clark passando per i dipinti rinascimentali, in una mostra intitolata Sleepless – The Bed in History and Contemporary Art.
‘Partendo da uno degli oggetti più comuni, questa mostra ci accompagna in un viaggio attraverso la storia del genere umano e dell’arte’ ha detto la direttrice del Belvedere e 21er Haus Agnes Husslein-Arco. ‘Perché questo oggetto è il luogo in cui si svolgono sia i compiti più normali che quelli più importanti della vita ed è così universale che ogni individuo usa una variante di esso. Si tratta di un oggetto così banale che la sua onnipresenza nella vita e l’arte è diventata una cosa naturale’. ———–
Sleepless. The Bed in History and Contemporary Art
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