L’immensa collezione di opere formato 10×12 di Luciano Benetton punta a mappare 100 nazioni entro il 2015

‘L’idea di Imago mundi mi è venuta in Cile. Avevo chiesto un semplice biglietto da visita, come ci si è soliti scambiare durante le visite di lavoro, invece qualche giorno dopo in albergo mi fu recapitata un’opera d’arte in formato 10×12…’.

Luciano Benetton spiega così la genesi della sua collezione di arte contemporanea impegnata nel periplo della Terra e che ora approda alla Fondazione Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.

‘Approfittando delle relazioni che avevo intessuto in decenni di attività imprenditoriale, della mia passione per i viaggi – continua il mecenate trevigiano -, ho pensato che sarebbe stato interessante raccontare lo stato dell’arte in ciascun paese del mondo, lasciando piena libertà di rappresentazione nei soggetti, materiali e forme di espressione, con l’unico vincolo delle ridotte dimensioni’.

Ecco dunque che questo progetto democratico è arrivato a 70 collezioni, 15 mila artisti coinvolti, dalla Corea del Nord all’Australia, dall’Azerbajan a Cuba, con l’obiettivo di mappare 100 nazioni entro la fine del 2015. Alla Fondazione Cini saranno esposte 6.930 opere scelte in rappresentanza di 40 paesi e popoli nativi di tutti e cinque i continenti.

Fotografie, dipinti, installazioni: tutto è funzionale a dare l’immagine più contemporanea e veritiera possibili del nostro pianeta così come lo vedono gli artisti più acclamati delle ultime generazioni. Alcuni sono autentiche scoperte, che portano una ventata di novità, intercettando, come è sempre accaduto, il favore dei curatori di Biennali, da Venezia a Dakar, e di Musei internazionali quali il Belvedere di Vienna o il Noma di New Orleans.

‘Ma soprattutto – conclude Benetton – vogliamo dare voce e mezzi a quei paesi che altrimenti non avrebbero modo di far uscire dai propri confini e di creare in libertà’.

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Imago Mundi,

Fondazione Cini, Venezia

Sino al 1 novembre