In California, la “Cannes della moda”: registi, fotografi, videomaker, modelle (e il prossimo futuro) sul grande schermo

Lo hanno definito la Cannes dei film per la moda: si tratta dell’International Fashion Film Festival, che ogni estate da cinque anni ormai, a La Jolla (San Diego) riunisce professionisti del settore moda e amateurs per fare il punto sullo stato dell’arte.

D’altra parte c’era un tempo in cui alla comunicazione di moda bastava un’immagine e non servivano parole per costruire un sogno. Oggi l’interesse per il video è galoppante, vuoi per la diffusione dei social network, vuoi per la crisi della carta stampata.

‘Di base un film per la moda ha la caratteristica di dover vendere o veicolare un prodotto. Ma quelli che selezioniamo e presentiamo qui hanno tutti un forte impianto narrativo”, racconta il produttore del festival Fred Sweet, al secolo un agente di modelle. E aggiunge che i film meglio riusciti hanno i medesimi elementi ricorrenti: ‘Personaggi credibili, effetto sorpresa, in generale una buona regia, e un finale memorabile’.

Ma cosa trovate all’International Fashion Film Festival?

I film in gara. Alla fine dei tre giorni (dal 24 al 26 Luglio) verranno assegnati i premi alle opere più meritevoli (Best Picture, Best Director, Best Actor, Best Music…).Tra i film-makers in nomination figurano l’italiano Luca Merli, Vikram Bawa, il primo regista indiano al festival, e una superstar della fotografia di moda che risponde al nome di Ellen Von Unwerth.

Un fuoriclasse. Karl Lagerfeld è un talento poliedrico, che quando termina di disegnare la collezioni passa volentieri dietro la macchina fotografica o dietro la cinepresa: lo scorso anno La Jolla ha dedicato al noto stilista una retrospettiva sul suo lavoro cinematografico. Quest’anno è in programma, per la sezione Special Selection, il suo cortometraggio The Return dedicato a Coco-Chanel, interpretato da Geraldine Chaplin. 

La retrospettiva. Tocca a colui che per molti è da considerarsi un pioniere nel campo, il fotografo francese Bruno Aveillan, che si era fatto notare già nel 1998 con uno spot per Perrier. Aveillan vanta un Leone d’Oro a Cannes ed è autore di alcuni celebri cortometraggi – per Louis Vuitton e Swarovski – e l’epico “Odissey de Cartier”, realizzato in occasione dei 165 anni del marchio.  

La blogger lounge. Mai tanta attenzione fu riservata al mondo del blogging. A La Jolla hanno persino pensato a una lounge dedicata, il che fa del festival una rassegna 2.0.

Le modelle. Non solo sul red carpet, dove spesso vengono invitate per far salire la tensione mediatica, ma anche nei film presentati, le modelle sono le star. Tra loro la ex top model – oggi attrice, nonché moglie di Bruno Aveillan – Inna Zobova, e la modella sudafricana, testimonial di Victoria’s Secret, Candice Swanepoel, protagonista del corto di Jacques Dequeker.

La moda etica. Tra gli eventi in calendario anche un icontro con Simone Cipriani, il rappresentante (di origini toscane) alle Nazione Unite per la Moda Etica. Un’occasione per ricordare che la moda è un motore trainante dell’economia internazionale, e medium importante per coinvolgere aree meno fortunate del pianeta. 

La moda del prossimo futuro comincia a La Jolla.

Qui il programma completo: www.ljfff.com