Un volume Taschen racconta la storia del marchio

Nel 1949 un ingegnere chimico italiano, Giulio Castelli, decise di costruire qualcosa di utile con la plastica, un materiale che allora non aveva ancora trovato diffusa applicazione. Nacque così, con la collaborazione del designer  Gino Colombini, una delle aziende italiane più riconosciute al mondo: la Kartell.

Negli anni 60-70, epoca d’oro per la plastica, la Kartell diventò un simbolo del design italiano, entrando anche nella collezione del MoMA. Nel tempo si avvalse della collaborazione di nomi come Gae Aulenti e Ettore Sottsass, e poi  Antonio Citterio, Ron Arad e Philippe Starck, autore della famosa sedia ‘Louis Ghost’, della quale ha detto: ‘In realtà, io in pratica non ho disegnato la sedia: è venuta fuori dalla memoria collettiva del mondo occidentale. Si è progettata da sola’.

Oggi la sedia di Starck festeggia il decimo anniversario, mentre un libro edito da Taschen (400 pagine, 49 euro) racconta la storia della Kartell e dei suoi successi.
Testo di Silvia Anna Barrilà