Una mostra al Brooklyn Museum di New York racconta l’arte di catturare il momento
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David Burnett, Piattaforma di tuffo, Olimpiadi a Fort Lauderdale in Florida, maggio 1996
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Ken Geiger, Squadra nigeriana di staffetta, Olimpiadi del 1992 (stampa del 2016)
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Tim Clayton, Il nuotatore australiano Matthew Dunn, 1993 (stampa del 2016)
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Bob Martin, Lo spagnolo Avi Torres alla partenza dei 200 metri stile libero alle Paraolimpiadi di Atene, 1 settembre 2004 (stampa del 2016)
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Brian Finke, Untitled (Cheerleading #81), 2001 (stampa del 2003)
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Bob Martin, Serena, 2004 (stampa del 2016)
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Donald Miralle, Partita di beach-volley maschile tra Brasile e Canada, Olimpiadi di Londra, The Horse Guards Parade ground, 2012
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Franck Seguin, Combattimento di arti marziali, Montreal, Canada, 2012 (stampa del 2016)
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Arthur Thill, Narrow Escape, incendio a Hockenheim, German F1 Grand Prix, 31 luglio 1994 (stampa del 2016)
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Etienne-Jules Marey, Senza titolo, stampa moderna da negativo
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Mark Leech, Campionato mondiale, Olanda contro Brasile, 2 luglio 2010 (stampa del 2016)
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Georges Demeny, Crono-fotografia di un esercizio alla sbarra, 1906, fotografia in bianco e nero
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Rainer Martini, Salto in alto, Passau, Baviera, luglio 2011 (stampa del 2016)
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John Dominis, Podio americano, gli atleti Tommie Smith (al centro) e John Carlos (a destra), primo e terzo posto, vincitori della gara dei 200 metri, protestano con il saluto del Black Power, Città del Messico, 19 ottobre 1968 (stampa del 2016)
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Howard Schatz, Boxing Study 1805 Sergio Martinez, 2010, dalla serie “At the Fights: Inside the World of Professional Boxing”
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Gerard Rancinan, Laura Flessel, 2001
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Lourdes Grobet, Blue Sentado, dalla serie “Lucha Libre”, circa 2005
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Herb Ritts, Jackie Joyner-Kersee, Point Dume, 1987
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Robert Riger, The Golden Arm, Johnny Unitas, 1958
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David Octavius Hill e Robert Adamson, Mr. Laing or Laine, 1843
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Andy Warhol, Pelé, 1977, Polaroid
Catturare il movimento, l’emozione, lo sforzo fisico e mentale, il brivido della vittoria. È questo il difficile compito di chi fotografa lo sport, che da dietro le quinte dell’azione riesce a fermare l’attimo fugace e immortalarlo in un momento memorabile, per lo sportivo, per il pubblico, per l’intera nazione.
A questi forotografi il Brooklyn Museum di New York dedica una mostra che inaugura il 15 luglio intitolata ‘Who Shot Sports: A Photographic History, 1843 to the Present’(fino al 8 gennaio 2017), la più ampia analisi mai prodotta della fotografia sportiva che mette in evidenza l’estetica e il significato storico e culturale di queste immagini e di questi artisti nella storia dello sport.
La mostra comprende circa 230 scatti di più di 170 autori che vanno dai dagherrotipi e stampe su carta salata alle immagini digitali, includendo una grande varietà di discipline sportive e atleti provenienti da tutte le parti del mondo.