La dedica d’amore a Napoli di Brett Lloyd
Un libro, una mostra e un progetto di solidarietà: il fotografo inglese ha dato vita ad un’ampia iniziativa per dare espressione al suo amore per la città partenopea
Da un severo bianco e nero si percepisce tutto il suo calore. Costiere, corpi sodi e abbronzati, pelle sudata, canottiere stiracchiate, scugnizzi in posa dallo sguardo vivace e impertinente. La sua Napoli e quella più vorace e vivace, autentica e sincera. La Napoli di Brett Lloyd ha la grana grossa di un materiale poco lavorato, la spontaneità dei gesti infantili, dunque autentica.
Dopo il suo libro d’esordio “Scugnizzi”, pubblicato da Dashwood Books nel 2014, Lloyd ha dato alle stampe Napoli Napoli Napoli: il suo primo libro importante che raccoglie 135 foto in bianco e nero, pubblicato da Mörel Books e progettato dallo studio milanese Macs Iotti.
“L’ultima metropoli plebea, l’ultimo grande villaggio” la descrive Pasolini negli anni ‘70, tra le tante espressioni che ha utilizzato per raccontarne il brulichio, la meraviglia e, al tempo stesso, la decadenza. Ora come allora, coloro che attraversano Napoli non possono restare indifferenti al suo sapore. E così è stato per Brett Lloyd che, in viaggio verso Sorrento, ha perso il treno proprio alla stazione di Napoli, trovandosi a girovagare di notte in una città misteriosa e affascinante: “Mi ricorda molto la mia educazione in una città operaia dello Yorkshire, una città povera, con un grande calore ma con una grande quantità di preoccupazioni e di timori.”
Da quella nottata estiva del 2010, Brett Lloyd ha trascorso tutte le estati a Napoli, spesso rimanendo settimane intere a godersi la città, il suo cibo, il calore estivo e, non ultimi, i tanti incontri – spesso casuali – con i napoletani. Senza staccarsi mai dalla sua inseparabile macchina fotografica, Lloyd ha immortalato, con un’umanità disarmante, anziani pescatori mentre escono all’alba con le loro barche, le scorribande dei ragazzini nei Quartieri Spagnoli, i mercatini improvvisati a Spaccanapoli, le giovani coppie nel lungomare. E tra tanti corpi e volti, anche meravigliosi panorami, costiere frastagliate, tipici orizzonti partenopei.
“Il mio libro è solo uno spaccato della vita napoletana. Mi concentro sulla vita in riva al mare, sulle spiagge e sul momento della giornata in cui la maggior parte delle persone può rilassarsi e distendersi” racconta il fotografo. “Napoli è stata troppo a lungo documentata solo per le realtà più dure. È vero che fa parte della sua cultura, poiché è una città relativamente povera, ma non dovrebbe essere l’unica visione che viene presentata al mondo. Spero che il mio libro possa spostare alcuni di questi preconcetti.”
Con una sensibilità per i dettagli – Lloyd ha una lunga carriera nel mondo della moda e del documentario – le fotografie raccolte nel libro Napoli Napoli Napoli, ci restituiscono il suo amore per la cultura contemporanea, mischiato alla sua passione per i dipinti e le sculture del Rinascimento italiano. La fusione tra presente e passato, si fondono nei suoi scatti grazie ad uno stile che, è inevitabile, richiama il cinema neorealista italiano. “Sono ossessionato dall’archeologia e dalla storia antica, dunque mi trovo a mio agio nel golfo di Napoli. Dalle antiche terme romane di Baia, lungo Posillipo fino a Pompei e Paestum, è stata una gioia imparare e sviluppare la mia tecnica di paesaggi e nature morte: solo io, la mia Rolleifelx e gli antichi frammenti romani e greci di quelle civiltà.”
Oltre al lancio del libro – presentato a Parigi durante la settimana della fotografia’Paris Photo” – il progetto Napoli Napoli Napoli è stato sviluppato come una mostra itinerante – farà tappa a Milano, New York e Londra – con una selezione di 24 foto in grande formato.
Per esprimere il suo amore per la città di Napoli, oltre al libro Lloyd ha pensato di produrre alcune magliette appositamente disegnate per promuovere le attività commerciali locali, il cui 100% del ricavato andrà a sostegno dell’organizzazione no-profit “Friends of Naples” per il restauro delle strutture storiche della città.
A Milano la mostra sarà visitabile presso Spazio Maiocchi, fino al 17 novembre secondo gli orari di apertura dello spazio (h. 9-18).