Dalle sculture moderniste ai cosmonauti, dalle invenzioni plastiche alla bellezza della pittura

Barbara Hepworth, nata nello Yorkshire all’inizio del XX secolo, è stata una delle più grandi artiste del Modernismo: le sue sculture in legno, pietra e alabastro sono esposte alla Tate Britain, dove stanno attirando ogni giorno migliaia di visitatori calamitati dalle forme sinuose e flessuose delle sue figure, in particolare quelle ovali.

Lo Science Museum racconta in Cosmonauts: Birth of The Space Age l’epoca dei primi lanci nello spazio che ebbero la Russia come assoluta protagonista: Mosca era decisa in tutto e per tutto a vincere la sfida a distanza con gli Stati Uniti. La tecnologia primordiale è affascinante, ma questa corsa spasmodica aveva anche aspetti romantici che emergono soprattutto dalle foto dei cosmonauti.

Al British Museum, Manga now, three generations ripercorre la storia della passione per i fumetti manga del Giappone, con opere grafiche realizzate da maestri di ere differenti quali Chiba Tetsuya, Hoshino Yukinobu e Nakamura Hikaru: per gli appassionati di questo genere si tratta di un’occasione da non perdere fuori dal Sole Levante.

La Tate Modern tributa un omaggio ad Agnes Martin e alle sue tele profondamente evocative di quello che era il suo intento principale ovvero esprimere il potere supremo dell’arte, su tutto, persino sulle emozioni. Per lei, un quadro poteva essere lo specchio della massima bellezza e innocenza permeanti il mondo.

Alla Serpentine Gallery, c’è ancora tempo per entrare dentro il labirinto di plastiche tutte colorate che SalgasCano ha installato nel Pavilion di fronte alla Galleria: si ha l’impressione di entrare nella pancia di un serpente lucido e trasparente. E’ bellissimo esserci mentre fuori piove.

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Barbara Hepwoth, Sculpture for a Modern World, Tate Britain  sino al 25 ottobre

Cosmonauts: Birth of The Space Age, Science Museum sino al 3 marzo

Manga now, three generations, British Museum sino al 15 novembre

Agnes Martin, Tate Modern, sino all’11 ottobre

Serpentine Gallery Pavilion, sino al 15 ottobre