
Luca Vitone, un viaggio in tre mostre
In occasione della Giornata del Contemporaneo, la prima antologica dell’artista ligure
Luca Vitone si racconta in un viaggio lungo trent’anni. O meglio, nella prima mostra antologica milanese, che presenta i suoi lavori più significativi, dagli esordi ad oggi. In Io, Luca Vitone, infatti, l’artista genovese di casa a Berlino, ripropone il suo metodo di indagine sui luoghi fisici. Punto di partenza infatti è l’architettura dei luoghi e la loro storia, per analizzarli in chiave personale, attraverso la stratificazione dei diversi linguaggi legati all’identità e alle radici del luogo stesso.
Così trasforma lo spazio fisico del Pac, sede principale dell’esposizione, in un’opera stessa, capace di raccontare a sua volta le opere in mostra. Così ci sarà un’opera degli esordi ricontestualizzata nello spazio espositivo, accanto a quelle più recenti.
La mostra poi si estende alla città, lungo due direttrici: i chiostri del Museo Diocesano ospitano una selezione di lavori pensata dall’artista stesso. Mentre il Museo del Novecento accoglie l’installazione Wide City, opera del 1989 e ora acquisita dall’istituzione milanese.
Io, Luca Vitone
a cura di Luca Lo Pinto e Diego Sileo
Pac, Diocesano e Museo del Novecento, Milano, dal 13 ottobre al3 dicembre
(il 14/10, Giornata del Contemporaneo, ingressi gratuiti nelle tre sedi)