Nell’ex-monastero di Astino, oltre 40 scatti del maestro della fotografia italiana

Il paesaggio, l’ossessione di Ghirri, è al centro di una mostra a lui dedicata, organizzata dalla Fondazione Mia, che si svolge a partire dal 10 giugno all’interno dell’ex-monastero di Astino di Bergamo (fino al 25 luglio 2016).

Circa 40 scatti, per lo più vintage, ricostruiscono un percorso che attraversa il paesaggio italiano dalle pianure emiliane a Venezia, dalle campagne alle grandi architetture urbane, dagli interni delle case colti nella loro dimensione quotidiana allo studio dell’architetto Aldo Rossi, grande amico di Ghirri, e alle foto della biblioteca personale del maestro.

Ad unire tutti gli scatti è l’idea di ‘proiezione affettiva’, come l’ha definita il suo amico e scrittore Gianni Celati: ‘lo sguardo come incontro con le cose, verso cui ci dirige una nostra tendenza intima. Non esiste foto di Ghirri che si offra come pura documentazione: tutte mostrano questo orientamento verso un campo di prossimità, di simpatie, di attrazioni e riconoscimenti di un’intimità esterna’.