Grazie a un’associazione no profit, per quattro giorni la città si trasforma in fucina artistica globale

Sarà che Mantova è stata culla di bellezza fin dagli sfarzi dei Gonzaga, sarà che nel tempo ha saputo mantenere vivo l’allure raffinato a cui deve la sua fama rinascimentale, fatto è che, qualsiasi iniziativa vi si tenga, sembra trasformarsi quasi per incanto in un piccolo gioiello culturale. Così è per il Festival della Letteratura (che quest’anno si terrà dal 4 all’8 settembre) e così sta succedendo per l’iniziativa Mantova Creativa , organizzata per il terzo anno consecutivo dall’omonima associazione no profit.

È il 2010 quando un gruppo di venti professionisti locali immaginano che la loro bella città possa trasformarsi in punto di riferimento italiano per la cultura e decidono di mettere in campo la creatività in tutte le sue forme per connettere il mondo dell’impresa con quello della fantasia. Ne nasce una manifestazione, Mantova Creativa, che per quattro giorni (dal 23 al 26 maggio) trasforma la città in ogni angolo, contaminandoli con varie discipline artistiche in un vibrante connubio di storico e contemporaneo.
Tra i vari appuntamenti: quello con il design, il teatro, la danza, la scultura, la moda, la musica, la gastronomia, il design autoprodotto, la natura, il territorio e il suo recupero dopo il devastante terremoto del maggio 2012.Ovviamente non manca una piccola critica-stimolo al sistema attuale: nell’era dell’”all you can have” e del design “pret à porter”, in cui l’oggetto non è più riconosciuto come cifra stilistica del designer bensì come mero oggetto da possedere (che, pur a volte esteticamente orribile, distingue…), viene eretto un “Altare del Designer Ignoto”, perfetta deriva di senso del design attuale, tutto da scoprire… (Laura Barsottini)

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