Sull’isola eoliana di Lipari, si può fare un percorso artistico tra l’ex Chiesa di Santa Caterina e le antiche carceri

Tuffarsi nel mare delle Isole Eolie. E poi risalire dal blu gustando il piacere di una mostra di fine estate. Mare Motus raccoglie, infatti, opere di ben quaranta artisti nella navata di quella che era la Chiesa di Santa Caterina e nelle celle dell’antico carcere.

La fotografia è rappresentata da grandi nomi quali Martin Parr, Elger Esser, Nan Goldin, anche se i lavori più freschi sono quelli di Gioberto Noro,  Raffaela Mariniello e Veronica Nalbone che ‘vedono’ un’installazione quasi magica sulla banchina del porto e sugli scogli, restituendone con il loro obiettivo tutta la potenza dell’illusione.

In questo affascinante site specific si va anche per riscoprire Renato Guttuso e Piero Guccione, ammirare le opere di Emilio Sgrò, Pietro Consagra e farsi un’idea dell’amore di Alberto Burri per la Sicilia tutta, non solo per Gibellina, nell’anno di celebrazioni per il centenario della sua nascita.

Il mare è un’autostrada infinita, che da qui può portare anche in Sudamerica, da dove provengono i lavori di  Samy Benmayor, Sebastian Yrarrazaval. Sono presenti a Mare Motus anche le materiche figure plasmate da Mimmo Paladino, opere di Emilio Greco, Carin Grudda, Francesco Messina, Francesco Vaccaro.

Soprattutto è piacevole compiere questo percorso artistico sull’isola di Lipari in un’atmosfera informale, magari arrivando in barca per poi ripartire, col ricordo di un approdo artistico inusuale e per questo più forte.

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Eolie 1950/2015. Mare Motus

Ex Chiesa di Santa Caterina

Lipari, sino al 30 settembre