Marilyn e le altre…
Una mostra a Senigallia celebra il genio del fotografo americano Milton H. Greene. È lui l’autore dei ritratti più intensi di Marilyn Monroe…e non solo
In ventun anni il Festival Summer Jamboree che si tiene a Senigallia (saltata l’edizione 2020 ci si rifà quest’anno dal 30 luglio all’8 agosto) è passato da evento spot ad appuntamento imperdibile per qualche centinaio di migliaia di spettatori. È un pubblico che, oltre i diretti interessati, cioè gli appassionati – con qualche nostalgia e molta brillantina – dei rocking Forties & Fifties americani, attira di fatto chiunque cerchi in perfetto clima vacanziero un’occasione di svago. Molta musica, vintage e quant’altro, ma anche, eventi “culturali” ispirati a quei “favolosi” decenni. Ci sta dunque anche la fotografia e la mostra “Women”, incentrata sui ritratti scattati da Milton H. Greene, è di quelle che meritano di essere visitate, anche perché è aperta fino al 26 settembre. Dove? A Palazzetto Baviera in Piazza del Duca.
L’esposizione rientra nel palinsesto di Senigallia Città della Fotografia e presenta, come dice il programma, “una vasta gamma di foto, tra cui preziosi scatti a Marilyn Monroe, polaroid originali, provini e documenti che raccontano l’originale lavoro di uno dei fotografi più celebrati al mondo”. In effetti Greene è stato un super fotografo, ma la sua fama, almeno in Italia, pare circoscritta agli ambiti degli appassionati di moda e foto d’autore, mentre è più probabile che il grande pubblico ne sappia poco o che, magari, conosca gli scatti, ma non l’autore. In questo senso, la mostra è un’ottima occasione per colmare la eventuale e perdonabile lacuna. Chi sono le “Women” che Greene ha ritratto? Beh, l’elenco è lungo e ci troverete tutte le bellissime “di quegli anni là” (v. più avanti elenco incompleto). Quello che conquista delle foto di Greene è sicuramente l’avvenenza e la fama dei soggetti, ma anche il meno esperto rimarrà colpito da come il fotografo si pone loro davanti.
Con ogni personaggio Greene stabilisce un linguaggio, un modo di comunicare particolare riuscendo così a trovare un perfetto punto di equilibrio tra la “divinità” della star e la sua reale immagine. Non è un caso che il fotografo fosse prima di tutto loro amico. Ecco alcuni nomi: Audrey Hepburn, Marlene Dietrich, Geraldine Chaplin, Kim Novak, Shirley MacLaine, Lucía Bosé, Susan Sarandon, ma anche attori come Cary Grant e Sir Lawrence Olivier. Per riprendere quanto detto all’inizio, un discorso a parte merita il rapporto strettissimo fra il fotografo e Marilyn Monroe; un’amicizia la loro che, cominciata nel 1953, portò a numerose sedute fotografiche dalle quali provengono le immagini più belle e celebri dell’attrice. Sono ovviamente in mostra e c’è di che rimanere ancora affascinati pur trattandosi di un volto che, per una volta a pieno diritto, merita l’appellativo di “iconico”.