L’agenda degli spettacoli da non perdere a marzo

Il teatro nel mese di marzo apre il sipario sulle fragilità dell’uomo. Protagonisti degli spettacoli selezionati sono testi capaci di raccontare le ansie e le paure che pervadono la vita quotidiana, le ipocrisie e i sentimenti di rivalsa. C’è tutto il nostro piccolo mondo e molto di più. Ecco cinque appuntamenti col teatro da non mancare.

Salerno. La semplicità ingannata – Satira per attrice e pupazza sul lusso dell’esser donne
Nell’ambito della stagione teatrale salernitana Mutaverso Teatro, arriva a Salerno il 9 marzo Marta Cuscunà, artista poliedrica riconosciutissima dalla critica, con un lavoro dedicato alle Resistenze Femminili (non è un caso che vada in scena il 9 marzo e non l’8). La semplicità ingannata narra la storia del convento di Santa Chiara di Udine, luogo che nel ‘500 accoglieva tutte quelle donne che per difetti fisici o mancanza di dote non potevano essere sposate. Per un certo periodo, le monache si ribellarono alla cultura maschile e ai dogmi religiosi trasformando il convento in un luogo di contestazione e libertà di pensiero. “Oggi c’è estremo bisogno di parlare di Resistenze femminili”, afferma Marta Cuscunà. Uno spettacolo che parla di una rivoluzione di cui (erroneamente) non si sente più il bisogno. Salerno, Auditorium Centro Sociale, il 9 marzo.

Roma. Disgraced
Un piccolo capolavoro di drammaturgia contemporanea: al Teatro India di Roma debutta Disgraced, dal testo dell’autore americano di origini pakistane Ayad Akhtar, premio Pulitzer nel 2013, tradotto e messo in scena da Jacopo Gassmann. Sullo sfondo di una Manhattan ricca, colta e liberale, si incontrano le vite di quattro amici provenienti da culture diverse: Amir, pakistano, sua moglie Emily, pittrice newyorkese, Joy, afroamericana, e il curatore d’arte Isaac, di origini ebraiche. Durante una serata insieme emergeranno visioni diametralmente opposte su diverse questioni politiche e religiose, facendo esplodere dissidi interiori e ipocrisie. Ayad Akhtar analizza la “doppia coscienza” di chi cerca una nuova identità in una società ancora fortemente influenzata dagli accadimenti del 11 settembre, analizzandone contraddizioni e difficoltà. A rendere tutto più realistico è la scelta di Jacopo Gassmann di portare sul palco quattro attori che appartengono effettivamente alle etnie descritte nel testo. Lo spettacolo lascia aperta una domanda: quanto è davvero forte la natura della tolleranza? Roma, Teatro India, fino al 18 marzo.

Milano. Festival del Silenzio
Silenzio come assenza di qualcosa, mancanza e negazione. A questa accezione tipica della nostra società, il collettivo milanese Fattoria Vittadini contrappone una visione del silenzio come strumento comunicativo, come scelta e come piccola rivoluzione. Nasce così la prima edizione del Festival del Silenzio, rassegna di arti performative che mette al centro il tema del silenzio. Come le perfomance di Giuseppe Giuranna, maestro del Visual Vernacular, che unisce la Lingua dei Segni con l’arte cinematografica, oppure quelle delle danzatrici Andreea David, Tamar Grosz e Francesca Penzo, e della compagnia Emit Flesti, che rilegge l’Inferno di Dante per un pubblico di non udenti. Ma non ci saranno solo spettacoli: gli spazi della Fabbrica del Vapore ospiteranno anche incontri, workshop e la mostra Liriche silenti del segno. Il Transfuturismo russo sulle pagine di Transponans, sulla rivista clandestina russa Transponans dedicata ai segni linguistici e fonici. Milano, Fabbrica del Vapore, dal 16 al 18 marzo.

Napoli/Roma. Orphans
Tratto dal testo del pluripremiato drammaturgo inglese Dennis Kelly e diretto da Tomamso Pitta, Orphans è un noir che sviscera la natura dei legami ossessivi. Protagonisti sono Helen e Danny, una coppia come tante che entra in crisi quando Liam, fratello di Helen, irrompe nella loro casa ricoperto di sangue e in stato di shock. Le pressioni per capire l’accaduto riveleranno il rapporto morboso tra i due fratelli, rimasti senza genitori da piccoli, nonché una verità tremenda su Liam. Helen sarà costretta a spezzare il suo legame con lui, riavvicinandosi al marito. Il tema del razzismo attraversa tutto lo spettacolo, mentre emergono le paure più recondite dell’essere umano in un racconto cinico e disincantato dell’uomo contemporaneo. Napoli, Teatro Nuovo, dal 7 al 11 marzo. Roma, Teatro Eliseo, dal 14 al 29 marzo.

Milano. FOG
45 artisti, 9 Paesi, 11 produzioni, 90 recite e 15 prime nazionali. Al Teatro dell’Arte di Milano parte FOG (come nebbia in inglese, in un ironico omaggio alla città), il festival delle arti performative che fino a giugno farà incontrare teatro, musica, danza, arte e design. Si inizia, il 9 marzo con il progetto Lavascar, nato dalla collaborazione tra l’artista e musicista Nico Vascellari e Michèle Lamy, moglie di Rick Owens, e sua sua figlia Scarlett Rouge. Si prosegue poi con Les Mémoires d’un seigneur (16 e 17 marzo) di Olivier Dubois, ex allievo di Jan Fabre, considerato tra i coreografi più visionari al mondo, e con le riflessioni sulla meditazione Vipassana dello spettacolo sperimentale Plutone di Elisabetta Consonni. Dulcis in fundo, il 27 e il 28 marzo andrà in scena L’Effet de Serge di Philippe Quesne, artista di culto del teatro contemporaneo francese per la prima volta in Italia. Il suo spettacolo è una celebrazione delle piccole cose belle della vita quotidiana, un ritratto candido e delicato di un uomo che vive della propria immaginazione e delle proprie passioni. Milano, Teatro dell’Arte, dal 9 marzo