Sport, scandali, drammi famigliari, storie e Storia. Da “Curon” a “El Presidente”, da “The Great”, “Dispatches From Elsewhere”, fino a “MotherFatherSon”, in cui ritorna, da protagonista, Richard Gere: ecco cinque serie tv da non perdere a giugno.

In attesa che i cinema (dal 15 giugno) possano riaprire, le serie tv non si fermano e continuano a dettare legge sul nostro piccolo schermo. Vediamo le cinque migliori da vedere durante il mese che c’aspetta.

El Presidente (dal 5 giugno su Amazon Prime Video)

Ambientata nelle principali città dell’America Latina, degli Stati Uniti e d’Europa, la serie esplora il famoso scandalo sportivo, il cosiddetto ‘FIFA Gate”, emerso nel 2015 e che scosse il mondo del pallone. Protagonista della storia fu Sergio Jadue, il presidente di un piccolo club cileno che è uscito dall’anonimato e divenuto il personaggio chiave di un complotto da 150 milioni di dollari (nel 2007) per mano dell’ex presidente della Football Association argentina, Julio Grondona, scomparso nel 2014. Il lato oscuro del calcio, tra sesso, intrighi e tangenti, prende così forma in una serie (otto episodi), scritta e diretta dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Armando Bo (quello di Birdman), con al suo fianco Natalia Beristain e Gabriel Díaz. Ritmo, grandi interpreti, a partire Andrés Parra, in passato già straordinario Pablo Escobar, e la sicurezza di una co-produzione di ferro, Gaumont, insieme a Fabula, fondata dai fratelli Pablo e Juan Larraín.

MotherFatherSon (dall’8 giugno su Sky Atlantic a NOW TV)

Potere e ambizione in un thriller che, a distanza di quasi trent’anni (era il 1993 quando lo si vide in Guerra al virus), segna il grande ritorno in tv, da protagonista, di Richard Gere. La serie, scritta da Tom Rob Smith, già dietro peraltro il successo di American Crime Story: L’assassinio di Gianni Versace, racconta le dinamiche di una famiglia alle prese con problematiche relazionali, messa di fronte a una terribile prova. Max Finch (lo stesso Gere), un perfetto esempio di self-made man, vero media mogul che, in virtù del proprio lavoro, è in grado di influenzare le elezioni e “plasmare” a suo piacimento la discussione politica. La decisione di lasciare il suo impero al figlio Caden, già a capo del National Reporter, segna l’inizio (e la fine?) di tutto, facendo sì che il peso di quell’eredità lo porti a sprofondare in un vortice di rabbia e risentimento, che poi avrà ripercussioni drammatiche sulla famiglia e sulla stabilità dell’ impero del padre. Un crime–drama a tinte noir da cui è difficile non farsi prendere.

Curon (dal 10 giugno su Netflix)

Anna è appena tornata a Curon, in Alto Adige, sua città natale (dove sono avvenute le riprese), insieme ai suoi gemelli adolescenti, Mauro e Daria. Ma quando scompare misteriosamente, è allora che i ragazzi dovranno intraprendere un percorso (anche di formazione) che li porterà a svelare i segreti che si celano dietro l’apparente tranquillità della cittadina, trovandosi poi, faccia a faccia, con un lato della loro famiglia che non avevano mai visto prima… Un supernatural drama, prodotto da Indiana Production, in cui mistero, leggenda e realtà si fondono per dare vita ad un racconto capace di trasportare gli spettatori in un incredibile viaggio alla scoperta di se stessi e della propria identità, in cui non tutto è come sembra, perché, anche sotto la superficie di quello che conosciamo, si nascondono lati inquietanti e mai indagati. Sette episodi, diretti dagli ottimi Fabio Mollo (tornato, a due anni di distanza, da Liberi sognatori) e Lyda Patitucci, e un cast formato, tra gli altri, da Valeria Bilello, Anna Ferzetti, Luca Lionello e Federico Russo.

Dispatches From Elsewhere (dal 15 giugno su Amazon Prime Video)

Dopo l’anteprima (dei primi due episodi) vista all’ultima Berlinale, ecco arrivare la nuova serie antologica prodotta e interpretata da Jason Segel. Il racconto traccia le vicende di quattro persone, nella cui vita manca qualcosa, e che si ritrovano per caso quando incappano in un enigma nascosto dietro proprio le loro vite. Nell’accettare le sfide proposte da ‘Dispatches From Elsewhere‘ si accorgono di come il mistero sia più profondo di quanto immaginassero e aprono gli occhi su un mondo di possibilità e magia. Impianto produttivo da Oscar grazie anche a Scott Rudin (dietro ai successi di Non è un paese per vecchi, The Social network, The Truman Show, tanto per citarne alcuni), e un gruppo di attori memorabili, oltre a Segel, da Richard E. Grant, all’immensa Sally Field, senza dimenticare la presenza di Andre Benjamin, attore e rapper del duo hip hop degli Outkast.

The Great (dal 18 giugno su Starzplay)

Una commedia satirica, indietro nel tempo, incentrata su Caterina II, ribattezza poi la “Grande”, la giovane zarina capace, nella sua ascesa da outsider a imperatrice, di rimanere poi al potere più a lungo di tutte le altre donne nella storia della Russia, nonostante il matrimonio con Pietro III. Finzione e realtà prendono forma, qui, grazie ad un viaggio in costume pieno di humour e da vivere dall’inizio alla fine. Ma ci sono altri motivi: lo script di prestigio, quello di Tony McNamara (artefice di sceneggiatura, insieme a Deborah Davis, de La Favorita di Yorgos Lanthimos), qui anche creatore e produttore esecutivo della mini-serie, e due attori che, da soli, valgono il prezzo della visione: Elle Fanning e Nicholas Hoult.