Al MAGA un’esposizione racconta la passione per le avanguardie che ispirarono le celebri cromature a maglia della casa di moda

Gallarate è stato il luogo elettivo di Ottavio e Rosita. Lo scelsero negli anni ’50 come indirizzo del loro sodalizio affettivo e artistico. Ed ecco dunque questa mostra, “Missoni, L’Arte, Il Colore” al MAGA quale premio e riconoscimento alla creatività e all’imprenditorialità di quella che da più di mezzo secolo è una firma della moda italiana.

A poca distanza da quella che fu la casa e il primo laboratorio tessile, ci si immerge nel mondo colorato e geniale dei coniugi Missoni, accolti dalla video-installazione di Ali Kazma Casa di moda, mentre nella sezione Le Radici si va a ritroso nel tempo sino alle origini, le fonti d’ispirazione da cui scaturì la personale visione cromatica di Ottavio. E si ammirano così le opere delle avanguardie storiche in Europa, in particolare tele di Sonia Delaunay, Kandinsky, dei futuristi Balla e Severini. Anche Klee era molto amato dai Missoni.

La passione per l’arte, sorgente di geometrie e nuance, fu alimentata anche dalle opere di Munari, Veronesi, Soldati, Rho, Fontana o Vedova, che offrirono involontariamente spunti per le forme, le linee, il ritmo, il movimento. Come ricorda giustamente Luca Missoni, “i filati sono il medium per il colore che, lavorato a maglia, prende profondità e rilievo”. 

A Ottavio, scomparso nel 2013, che fu anche campione di atletica leggera con tanto di partecipazione ai Giochi Olimpici di Londra nel 1948, e ai suoi arazzi, è dedicata l’ultima sala dell’esposizione. Realizzati in  patchwork di tessuto a maglia, questi collage dimostrano una volta di più di assurgere meritatamente a opere d’arte, frutto del genio di uomo poliedrico. Come trasversale in fondo è questa mostra, arricchita dalle scenografie curate, tra gli altri, da Luca Missoni, erede della famiglia di Gallarate, che raccoglie il testimone da Ottavio per continuare la corsa verso nuovi colorati traguardi.

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Missoni, L’Arte, Il Colore

Gallarate, Museo MA*GA, sino all’8 novembre