Ad Amsterdam, gli scatti «scultorei» della fotografa olandese. Fino al 17 marzo

«La moda per me è sempre stata una specie di parco giochi dove compiere esperimenti con le forme, i colori e le strutture». È così che Viviane Sassen, fotografa olandese, spiega il suo approccio alla fotografia di moda, a cui il museo di Amsterdam Huis Marseille dedica ora una mostra dal titolo In and out of fashion che copre 17 anni di produzione (fino al 17 marzo).

Nata nel 1972 ad Amsterdam, all’età di due anni Viviane Sassen si è trasferita con i genitori in un villaggio del Kenia. Questo periodo in Africa, a cui risalgono le sue prime memorie e impressioni, ha profondamente influenzato la sua opera. «La qualità della luce in Africa è così scoppiettante, le ombre sono profonde e i colori vibranti. Quando sono tornata in Olanda mi sembrava tutto molto grigio». Nella fotografia di moda, il suo interesse principale non è solo per gli abiti ma per la forma della composizione. Scorrendo le sue immagini salta all’occhio un particolare: i volti delle modelle sono quasi sempre nascosti. «Penso che sia perché mi piace l’idea di oggettivare il corpo umano e trasformarlo in una forma o in una scultura. A volte mi vedo più come una scultrice che come una fotografa». E conclude: «Amo queste immagini molto grafiche e amo la pelle nera. Da bambina volevo essere nera».

Viviane Sassen, In and out of Fashion, al museo Huis Marseille di Amsterdam, fino al 17 marzo

Testo di Silvia Anna Barrilà (© Riproduzione riservata)