L’appuntamento mensile con le mostre da non perdere

Storie, dialoghi e racconti di vita compongono la trama delle mostre selezionate per il mese di febbraio. Un mese dedicato all’intimità, fatto di conversazioni a due come quella tra i mondi immaginari di Katharina Grosse e Tatiana Trouvé nell’esposizione Le numerose irregolarità di Villa Medici a Roma, oppure tra le esplorazioni materiche di Barbara de Ponti e Jens Risch in Forma Mentis presso la Galleria Viasaterna di Milano. O ancora: tra le indagini sul paranormale di Tony Oursler e Gustavo Rol presentate dalla Pinacoteca Agnelli a Torino. Ecco le mostre da vedere a febbraio secondo Icon.

Roma. Le numerose irregolarità
A partire dal febbraio 2017, il ciclo espositivo UNE – ideato dalla direttrice di Villa Medici Muriel Mayette-Holtz e curato da Chiara Parisi – ha messo in luce il lavoro di alcune delle artiste più influenti del panorama internazionale. Presentandole in coppia, ha creato dialoghi intimisti fatti di lievi sussurri e di botta e risposta decisi, le ha osservate da prospettive inedite, illuminando particolari rimasti nell’ombra fino a quel momento. A un anno di distanza, il progetto si conclude con la mostra Le numerose irregolarità, una conversazione tra l’artista tedesca Katharina Grosse e la italo-francese Tatiana Trouvé. Vicine per generazione, hanno sviluppato la propria tecnica espressiva su due assi lontani fra loro: Grosse ha preferito la pittura – enorme e colorata, ispirata alla street art – mentre Trouvé si è concentrata sul disegno per trasformarlo in oggetti scultorei (o come ama definirli lei, in “annotazioni sculturali”). La mostra sarà l’occasione per scoprirne assonanze inedite. Roma, Accademia di Francia – Villa Medici, fino al 29 aprile 2018

Milano. Forma Mentis
Modellare la materia e lasciarsi guidare da essa, dando vita a forme che rispecchiano la propria interiorità. È quello che fanno – in modo differente – Barbara de Ponti e l’artista tedesco Jens Risch. Lei ha realizzato Clay Time Code, una serie di sculture che partono dall’analisi di un materiale risalente a 400 milioni di anni fa – l’argilla azzurra del Mare Pleitostocenico – e che hanno come protagonisti alcuni microorganismi fossili. Lui ha trascorso gli ultimi quindici anni ad annodare fili di seta lunghi un chilometro fino a ottenere sculture indistricabili, risultato di un lavoro paziente e certosino. Più che un’opera d’arte, un progetto di vita, come lo definisce lui stesso. Ogni opera è accompagnata da una “tavola” in cui Risch ha annotato tutti i passaggi che l’hanno composta. I due artisti si incontrano ora alla Galleria Viasaterna di Milano nella mostra Forma Mentis. Una riflessione sullo scorrere della vita, che lancia un interrogativo: che forma ha il tempo? Milano, Galleria Viasaterna, fino al 16 marzo 2018

Bologna. Erin Shirreff
È stata inaugurata in occasione di Artefiera la prima personale in Italia di Erin Shirreff, artista canadese con base a New York. Formatasi come scultrice, Shirreff utilizza fotografia e video come estensione della propria arte: da medium narrativi, li trasforma in parte stessa dell’opera tanto da realizzare, a volte, delle sculture soltanto per fotografarle. La mostra, curata da Simone Menegoi, presenta due lavori sviluppati recentemente: uno è Son, installazione video che riflette sull’inspiegabilità degli avvenimenti astronomici trasformando l’immagine dell’eclisse di Sole avvenuta dell’estate del 2017 in una serie di astrazioni ben lontane dal soggetto originario. L’altra è Many Moons, che consiste in un gruppo di calchi in gesso di bottiglie e ciotole. Una natura morta al negativo, ispirata a Giorgio Morandi, che concretizza il vuoto. Bologna, Salone Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi, fino al 4 marzo.

Pescara. Joseph Kosuth, Maxima Proposito (Ovidio)
Durante la sua carriera, ha preso in prestito parole, frasi e addirittura intere biblioteche per impregnarle di significati altri. L’artista concettuale americano Joseph Kosuth si rivolge ora a Ovidio con Maxima Proposito, una serie di installazioni site-specific sviluppate per la Galleria Vistamare di Pescara. Ad abitare le quattro stanze della Galleria – ognuna di un colore diverso – sono dei neon che recitano alcune frasi scritte da Ovidio durante il regno d’Augusto. Frasi dalla valenza storica, a cui però Kosuth sceglie di non imprimere nessun significato particolare. Sono i fruitore delle opere a costruirlo. È infatti il contesto, secondo l’autore, che determina il significato di un’opera. Pescara, Galleria Vistamare, fino al 2 marzo 2018.

Torino. Paranormal. Tony Oursler vs Gustavo Rol
Nella città magica, una mostra che osserva il mondo dell’occulto attraverso due personalità decisamente particolari: l’artista americano Tony Oursler e il torinese Gustavo Rol. Diventato celebre per le sue opere multimediali a cavallo tra la performance e le arti visive, Tony Oursler è sempre stato affascinato dai fenomeni paranormali (il nonno era un grande amico di Harry Houdini), tanto da metterli al centro della propria speculazione artistica e da collezionare circa 15.000 oggetti, ephemera e pubblicazioni sul tema. La mostra – curata da Paolo Colombo – presenta alcuni elementi della sua collezione insieme ai nuovi Ex Voto, ispirati alla visita alla Chiesa della Consolata di Torino, che ritraggono gli effetti devastanti delle nuove tecnologie. Le sue opere sono poste in dialogo con i dipinti e gli oggetti di Gustavo Rol, personaggio misterioso e carismatico del secondo Novecento stimato da Walt Disney, Marcello Mastroianni e Federico Fellini. A lui sono stati attribuiti poteri paranormali, mentre ai suoi dipinti la leggenda che si animassero da soli. Torino, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, fino al 25 febbraio 2018