Il Centro Pecci e le altre novità pratesi

C’è la riapertura del Centro Pecci, ma non solo. A Prato è in atto una vera e propria rivoluzione culturale, che parte dalla storia della città per ridefinirne il volto e il tessuto urbano.

A fare da traino è il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, prima istituzione pubblica italiana dedicata all’arte contemporanea, che dopo 6 anni di lavori e 7.815 mq di ampliamento riapre le porte con la mostra La fine del mondo, lucido (e critico) affresco della situazione di incertezza che pervade il mondo attuale realizzato attraverso le opere di 50 artisti internazionali. A firmare la nuova ala del museo è il progettista olandese Maurice Nio, che per il centro ha pensato a una struttura avveniristica, simile a quella di una navicella spaziale.

Ma dicevamo, non c’è solo il Pecci a Prato. C’è una costellazione di collettivi, iniziative e associazioni che dialogano con il territorio e con i cittadini, promuovendo lo scambio tra le comunità. Ne è esempio .con | CONTEMPORANEO CONDIVISO, il progetto promosso dal Comune di Prato che ha messo in contatto 11 realtà artistiche con altrettanti spazi pubblici e privati. Un’iniziativa che nasce dalla volontà di supportare la produzione artistica pratese, contribuendo alla riqualificazione di alcune aree ex industriali della città. A partecipare al progetto sono gli spazi e collettivi Artforms, Chi-na, C.U.T. Circuito Urbano Temporaneo, Dryphoto Arte Contemporanea, Lato – MOO, Lottozero, Sedici, Studio MDT, Studio Corte 17, Kinkaleri_spazioK.

Il progetto prevede numerosi eventi durante l’autunno. Ad accompagnare l’apertura del Centro Pecci è l’opening dello spazio Lottozero, creato da Tessa e Arianna Moroder. Nato in un ex edificio industriale, il progetto vuole dare impulso ai cortocircuiti creativi tra l’arte contemporanea e l’identità tessile pratese, ospitando mostre ma anche un laboratorio condiviso per la progettazione tessile, una sorta di coworking per designer internazionali. Fino a gennaio, lo spazio ospiterà Inside Lottozero, esposizione che esplora l’utilizzo dei tessuti nell’arte contemporanea attraverso le opere di 13 artisti internazionali.

Tra gli altri appuntamenti in programma, il 12 novembre partirà invece l’edizione 2016 del TAI – Tuscan Art Industry. Organizzata da Chiara Bertazzi di Studio Corte 17, la rassegna ha lo scopo di riportare in vita gli spazi ex industriali della città, invitando ogni anno fotografi, artisti, musicisti e performer a trasformarli in laboratori creativi per alcune settimane. Quest’anno sarà il turno dell’area Ex Anonima Calamai, fabbrica oggi dismessa progettata dall’architetto Pier Luigi Nervi. Nei suoi spazi si terrà un workshop con l’artista Rebecca Digne, che si concluderà con una festa e la proiezione, il 26 novembre, di un’opera video realizzata dai partecipanti.

Continuano anche gli eventi organizzati da Sedici, gruppo indipendente di fotografi che connette gli artisti del luogo con realtà e iniziative internazionali. Dopo il grande successo della prima edizione pratese di Slideluck, festival internazionale che unisce le arte visive alla convivialità, dall’8 dicembre fino all’8 gennaio verrà presentata presso LATO una mostra dedicata a un artista selezionato tra i partecipanti del festival.

Gli altri appuntamenti di .con | CONTEMPORANEO CONDIVISO sono segnalati sulla pagina Facebook dell’iniziativa.