Stili, linguaggi e tecniche al FOAM fino al 7 settembre

La fotografia di moda è ormai riconosciuta come forma d’arte e i suoi grandi protagonisti, tra cui Mario Testino, Steven Meisel, Jürgen Teller e Inez & Vinoodh, sono celebrati nei musei e gallerie di tutto il mondo. Ora il museo dedicato alla fotografia FOAM di Amsterdam guarda avanti e dedica una mostra al futuro della fotografia di moda dal titolo Don’t Stop Now: Fashion Photography Next. Partendo dal presupposto che i suoi protagonisti siano prima di tutto fotografi, la mostra analizza la nuova generazione di ‘creatori di immagini’ che lavora all’interno del fashion system e sperimenta nuovi linguaggi anche grazie al proliferare dei magazine indipendenti e al circuito underground. Il risultato è un ritratto dinamico, colorato e sfaccettato che dà conto delle nuove tendenze del panorama attuale. Ecco le principali.

Autenticità
Molti fotografi scelgono un approccio realista: fotografano amici o persone per strada, si muovono tra i generi classici del documentario, ritratto e natura morta. Sono immagini di moda che però trattano anche temi più complessi attraverso un’analisi della società, della sessualità e dell’identità. Per esempio Chad Moore: originario della Florida, vive a New York dove ha lavorato per il noto Ryan McGinley, fotografa i suoi amici e i suoi scatti parlano di gioventù, amore e intimità.

Fantasia
Altri autori, al contrario, scelgono un approccio narrativo e fantastico e, come dei registi, costruiscono storie dettate dalla loro immaginazione. Fiabe sovversive e artificiali in cui compaiono ufo, uomini volanti o animali curiosi. Tra questi c’è Julia Hetta, fotografa svedese che crea mondi fantastici e romantici fatti di sequenze surreali.

Tecnologie analogiche
Di fronte al proliferare della tecnologia digitale molti giovani preferiscono tornare all’analogico. Alcuni usano la Polaroid, altri la pellicola che sviluppano in camera oscura mantenendone anche errori e difetti. Usano gli effetti naturali della luce, le tonalità del colore, o anche il collage. Tra questi ci sono, per esempio Mel Bles e Daniel Sannwald.

Gioco e composizione
Ironia e umorismo sono gli strumenti per affrontare temi attuali della generazione post-internet e del labile confine tra reale e virtuale. Il fotografo interviene nel meccanismo della fotografia e lancia una sfida all’idea di veridicità e oggettività dell’immagine fotografica. Hanna Putz, per esempio, trasforma i modelli in elementi di composizioni astratte e studi sulle forme; Brendan Baker e Daniel Evan usano composizioni modellate in studio per creare nuove letture di oggetti quotidiani; Charlie Engman prepara sfondi colorati per confondere lo spettatore riguardo alla composizione dello spazio in relazione al corpo umano.

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Don’t Stop Now: Fashion Photography Next

Foam, Amsterdam, fino al 7 settembre