Il più grande festival dedicato alla cultura metropolitana

Fino al 12 maggio è in corso a Roma l’Outdoor Festival, dedicato alla cultura metropolitana nelle sue diverse declinazioni. Tema di questa edizione è Heritage e il pubblico è invitato a riflettere su domande come ‘Cosa rappresenta il patrimonio oggi?’; ‘Quali culture sono oggi considerate come patrimonio nella nostra società?’;  ‘Quale patrimonio stiamo costruendo e quale trasmetteremo alle future generazioni?’, lungo percorsi musicali, artistici e mediatici.

Ecco cosa vedere al padiglione arte, curato da Antonella Di Lullo e Christian Omodeo e allestito dal collettivo di architetti Orizzontale come un labirinto al centro del quale lo spettatore può scegliere quattro sentieri. Ovvero, quattro declinazioni del concetto di heritage.

– Disobedience. Ovvero, artisti di diverse generazioni che dal 1968 lavorano su elementi di discontinuità nel racconto storico. Da non perdere Biancoshock, artista italiano, che crea installazioni urbane per riflettere sui problemi sociali attuali; Paolo Buggiani che, a partire dagli anni ‘70, si concentra sul rapporto tra tempo oggettivo e soggettivo, con collaborazioni con artisti come Keith Haring, Richard Hambleton e Ken Hiratsuka; Mathieu Tremblin, artista francese, che propone una versione contemporanea della filosofia dei Situazionisti con installazioni che sono diventate virali su internet;  Wasted Rita, artista portoghese, fortemente ironica che con i suoi disegni denuncia l’invasività dei media e ha partecipato al progetto realizzato da Banksy, Dismaland.

– Total Recall. Un interessante mix tra passato e presente accomuna gli artisti esposti in questo secondo percorso, come il romano Leonardo Crudi, che dissemina per le strade della città i suoi poster ispirati alle principali avanguardie storiche, in un corto circuito visivo; Madame, un’icona della Street Art parigina dell’ultimo decennio, nei suoi collages urbani inserisce forti richiami alla grafica e alle scenografie teatrali dell’800 e inizio ‘900; Sam 3 internazionalmente riconosciuto per le sue grandi figure nere antropomorfe, si è recentemente cimentato nelle sperimentazioni video in stop motion.

-Speedlight. Un’istantanea sul presente, negli occhi di Kid Acne, street artist inglese; Motorefisico, progetto artistico degli architetti e designer romani Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo, Quiet Ensemble e Uno che reinventano lo spazio circostante.

– Retromania. Viaggio nel vintage dello streetwear attraverso le foto di Ricky Powell e uan collezione di sneakers dagli anni 80 a oggi per veri appassionati, quella di Fabrizio Efrati, fondatore di Market Kickit.

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