In corso a Madrid la nuova edizione che pone al centro l’America Latina e un dialogo tra uomo e ambiente

L’America Latina è al centro di PHotoEspaña 2015, la rassegna europea forse più importante di fotografia contemporanea che è solita mostrare quelli che sono i mood di questa arte. Come già l’anno scorso, l’obiettivo è quello di inquadrare un’area geografica specifica per raccontare le sue pulsioni. Che in Centro e Sud America sono tantissime. Ma anche la sua poesia: attualità, dunque, e lirismo. Due chiavi di lettura ad esempio degli scatti di Mário Cravo Neto, fotografo di punta del Brasile di oggi che ha sempre lavorato sia col colore che col bianco e nero.

Tante sono le collezioni di valore assoluto, esposte nelle varie sedi di PHotoEspaña 2015, quali Locus: espacios y sus demonios, in cui si potranno vedere le opere di Daros Latinamerica di Gerardo Mosquera. Sono molto forti e potenti anche le immagini prestate dal Centro de la Imagen de México che ha scelto nel suo immenso archivio degli ultimi turbolenti trenta anni. In particolare Ana Casas BrodaGabriela González Reyes e Gerardo Montiel Klint.

Tra le tante iniziative legate a  PHotoEspaña 2015, c’è anche la mostra allestita al Museo Ico in cui trovano spazio 250 immagini di 18 grandi maestri dell’obiettivo che compiono un viaggio iconografico nell’Architettura, indagando sul suo rapporto con l’uomo e con l’ambiente. Così conosciamo il punto di vista di Berenice Abbott su New York e i suoi grattacieli, ai quali si rivolge anche Walker Evans. L’obiettivo di Nadav Kander è puntato invece sulla Cina e le sue metropoli, le migrazioni forzate nelle Tre Gole, mentre Andreas Gursky guarda a San Paolo.

 PHotoEspaña 2015,

Madrid sedi varie

Sino al 30 agosto