Gallerie e spazi espositivi ospitano il mondo in fotografia nell’anno di Expo

“Dire, Fare, Mangiare”. E soprattutto scattare. Lo slogan della IX edizione di Photofestival, in questi giorni che separano dall’atteso appuntamento con l’Expo è quanto mai azzeccato. Questa prima sessione (la seconda si terrà il 15 settembre) prevede esposizioni in numerosi spazi metropolitani, da Palazzo Castiglioni e Palazzo Bovara alla Galleria Sozzani, dalla Biblioteca Sormani al Castello Sforzesco, da Palazzo Pirola ai Cluster Biomediterraneo dell’Expo.

Milano la fa da protagonista, a cominciare dalle foto esposte alla Kasa dei Libri dedicate all’Esposizione Universale che si tenne sempre nel capoluogo lombardo nel 1906.

Alla Cavallerizza di Via Carlo Foldi si compie un salto indietro un po’ più piccolo nella memoria sino a un’immagine di Via Liberazione di fine anni ’70 presa da Emilio Secondi, mentre Ernesto Fantozzi racconta il Gay Pride del 2001 e Wanda Tucci chiama la sua macchina fotografica a fare da testimone oculare a una scaramuccia politica in strada.

Alla Bel Vedere, ci imbattiamo nello sguardo che Gabriele Basilico rivolge dall’alto a Piazza Duomo col suo inconfondibile black&white.  È colorata invece la natura morta di Francesca Moscheni esposta a Palazzo Bovara, illuminata da una luce rarefatta che richiama certi quadri della pittura fiamminga.

Sono collage di contenuto alimentare quelli che Raoul Iacometti ha composto raccogliendo le sue tessere iconografiche da drogherie, pescherie e pasticcerie.

Il viaggio nel mondo comincia a Palazzo Pirola dove Leonardo Siligato ci conduce in un Iran lontano assai dalle veline della politica ufficiale, per poi continuare a osservare le terre del Messico, tra le vette del Nepal, insieme ai volti dell’India e del Vietnam.

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Photofestival 2015

Milano, sino al 20 giugno