Al via la terza edizione, con venti compagnie sul palco del Teatro dell’Arte Triennale di Milano

Raccontare il corpo. Con il corpo, la musica, le parole. Questa l’idea che sta alla base del festival, giunto ormai alla sua terza edizione, che per una settimana anima le scene del Teatro dell’Arte di Milano. Più che danza infatti presenta venti compagnie, tra teatro e danza, che si alterneranno negli spazi del teatro tra spettacoli, proiezioni video e workshop.

Si comincia il 28 ottobre con un laboratorio dedicato alla sinestesia con la coreografa e danzatrice Patricia Kuypers che tenta di rispondere alla domanda Cosa stiamo ascoltando? Ovvero, cosa cattura veramente la nostra attenzione? Il 29 pomeriggio le danzatrici di Compagnia Progetto D.Arte occupano la scalinata principale con una sequenza che dialoga con le linee architettoniche dell’edificio. La stessa sera la compagnia Lelastiko porta in scena Paysage en Mouvement, un lavoro di improvvisazione che utilizza lo spazio come partitura musicale.

Soundwalking è un interessante laboratorio in programma per il 31 ottobre condotto da Fabrizio Saiu, musicista e performer, che immerge i partecipanti in un ambiente sonoro interagendo con questo attraverso la camminata. Continuamente ripensata e rimodulata.Lo stesso giorno va in scena anche lo spettacolo teatrale Studio per un’amante precaria di Raffaella Agate.

Due danzatrici interagiscono direttamente con il pubblico in due spettacoli autonomi. Sono Maria Carpaneto con Countdown Second/Bo-We che sulle musiche di David Bowie crea uno spettacolo in cui il pubblico è parte integrante dell’atto creativo (2 novembre), e Marcella Fanzaga che presenta il suo Intimacy, in cui la scelta delle musiche è affidata al pubblico (3 novembre).

Ma questo era solo un assaggio. Il programma con circa tre appuntamenti al giorno è disponibile sul sito del festival Più che danza ideato, diretto e promosso da Franca Ferrari.

28 ottobre – 3 novembre, Teatro dell’Arte Triennale di Milano.