Un film su un’intervista mitica, quella che François fece ad Alfred. Commentata da grandi registi di oggi. Per tre giorni al cinema

Quell’intervista divenne subito mitica. Per almeno due ragioni. La prima naturalmente era nei personaggi in scena: l’intervistatore, François Truffaut e l’intervistato, Alfred Hitchcock. La seconda ragione riguarda i tempi, simbolo di un’era che non esiste (quasi) più: l’incontro durò una settimana, per trasformarsi in un’amicizia ventennale e in un libro che subito assunse i tratti della sacralità, la Bibbia del cinema.

La più grande lezione di cinema di tutti i tempi venne condotta dal giovane regista francese verso il suo grande ammiratore inglese con un obiettivo ben preciso: pur discutendo di idee molto diverse sul fare cinema, Truffaut voleva mostrare ai critici americani che si erano sbagliati a sottovalutare i film di Hitchcock, lungo la scia di quel gesto critico iniziato con i suoi amici Rohmer, Godard, Chabrol e Rivette negli anni ’50 ai Cahiers du cinéma con uno scopo: far sì che Hitchcock venisse riconosciuto come un vero maestro della pellicola.

Salto temporale: anno 2016. Quell’incontro mitico arriva nelle sale cinematografiche per tre giorni, ma in una versione aggiornata e commentata. Si tratta di Hitchcock/Truffaut di Kent Jones e del co-sceneggiatore Serge Toubiana che portano il pubblico al cospetto di due icone. La visione di Hitchcock emerge dagli estratti dei suoi film, accostati alle registrazioni originali dell’intervista, alle fotografie del tempo, alle lettere che i due si scambiarono. Ma non basta. Registi come Martin Scorsese, David Fincher, Arnaud Desplechin, Kiyoshi Kurosawa, Wes Anderson, James Gray, Olivier Assayas, Richard Linklater, Peter Bogdanovich e Paul Schrader entrano in scena per raccontare la propria visione. Di Alfred e di François.

Hitchcock/Truffaut sarà al cinema dal 4 al 6 aprile nelle sale del circuito NexoDigital