A Reggio Emilia Francesco Zizola e altri big della squadra olandese raccontano gli effetti deleteri dell’azione dell’uomo sul nostro pianeta

Effetto Terra è il tema della decima edizione di Fotografia Europea organizzata ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia. La grande protagonista è l’agenzia olandese NOOR che schiera nella sua squadra campioni dell’obiettivo quali gli statunitensi Nina Berman, Andrea Bruce, Stanley Greene e Jon Lowenstein, gli spagnoli Pep Bonet e Sebastián Liste, Francesco Zizola, Bénédicte Kurzen, Yuri Kozyrev, Alixandra Fazzina, Kadir van Lohuizen e Asim Rafiqui. Al loro obiettivo è affidato il compito di comporre una sorta di giornale iconografico che racconti quanto stia cambiando il nostro pianeta.

 Ed ecco dunque che le immagini scattate in giro per il mondo da questi reporter coraggiosi sono spie dei danni che l’uomo sta provocando alla Terra. Questo progetto di denuncia, presentato anche alla Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite, sotto il titolo Consequences, è un work in progress che ogni anno si arricchisce di nuovi tasselli.

Yuri Zozyrev ci mostra quanto sia dura l’esistenza dei nomadi che vivono nella penisola di Yamal che si trova nella Siberia nord occidentale ed è abitata dai pastori Nenet che si spostano nella tundra piantando le loro tende e allevando le renne: oramai sono rimasti appena in 600.

Nina Berman ha raggiunto la cittadina di Near Dimock, nella Susquehanna County in Pennsylvania, per testimoniare l’assurda normalità dell’estrazione di gas a ridosso di case dove vivono intere famiglie, e anche Jon Lowenstein fa capire quanto sia purtroppo comune considerare la nostra atmosfera come contenitore per scaricarvi impunemente qualsiasi sostanza in nome dello sviluppo.

La storia che Kadir van Lohuizen racconta è invece ambientata a Wutalazhongqi, Inner Mongolia, dove il pastore Zhao Shoushan alleva tra i mulini a vento 600 animali tra pecore e capre, prendendosi cura di loro in sella a uno motocicletta.

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 NOOR journey on the changing planet

Chiostri di San Pietro 

Reggio Emilia, sino al 26 luglio