Una mostra vicino a Parma

Andy Warhol, Mel Ramos, Allan D’Arcangelo, Tom Wesselmann, James Rosenquist e Robert Indiana si confrontano con Roy Lichtestein in questa mostra dedicata alla pop art americana. Come fenomeno e corrente artistica, ma anche come stile di vita. Attraverso 80 opere che dialogano tra loro, nella composizione e costruzione di un modo di fare arte, la vita quotidiana dei suoi autori si racconta attraverso un corpus fotografico di Ugo Mulas e Aurelio Amendola, che conduce dentro lo studio di Roy Lichtenstein.

Il percorso espositivo si divide in maniera cronologica, cominciando con la stagione iniziale della Pop Art, quegli anni fra il 1960 e il 1965 in cui nascono le icone di Lichtenstein tratte dal mondo dei fumetti e della pubblicità, i pezzi più famosi dell’artista.

Meno conosciuto il periodo successivo, alcune serie che hanno come riferimento da un lato la storia dell’arte, dall’altro il grande tema dell’astrazione pittorica. Esemplari a questo proposito sono le astrazioni numeriche e letterarie di Robert Indiana (con un prezioso “FOUR” degli anni Sessanta e una celebre scultura “LOVE”) o il ciclo “Flowers” di Andy Warhol. Tra queste serie, si ricordano quella dei “Paesaggi” e quella dei “Fregi”, che prendono avvio nei primi anni Settanta. I paesaggi partono da un motivo naturale per arrivare a un’astrazione assoluta, che comprende anche l’adozione di materiali plastici appartenenti al mondo contemporaneo, in un affascinante corto circuito tra tradizione e innovazione.

Il pubblico dunque viaggia su un doppio binario, per affrontare almeno due letture possibili, quella metodologica sul lavoro e sullo stile di Lichtenstein e quella storica, per ricomporre la figura di questo artista nella sua complessità.

Roy Lichtenstein e la pop art americana

Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma), dal 5 settembre al 9 dicembre