Il 6 febbraio a Roma si disputa Italia-Irlanda, la prima partita del torneo internazionale

Da quattro anni vinciamo il cucchiaio di legno. Che non esiste, ma nel linguaggio del rubgy spetta, idealmente e malvolentieri, all’ultimo arrivato nel Torneo del Sei Nazioni, il più amato, atteso in Europa dagli amanti di questo sport rude, duro ma molto leale. Per evitare di terminare dietro tutti in classifica, l’Italia, che debutta allo stadio Flaminio di Roma, la sua tana per le gare interne, sabato 6 febbraio (ore 15.30) si affida alla classe del suo capitano Sergio Parisse, un gigante pieno di muscoli ma anche di tanto cervello e di sagacia tattica. Doti che gli hanno permesso di conquistare persino… l’ex Miss Francia, Alexandra Rosenfeld, sua prima moglie.

Le altre stelle del XV guidato in panchina da Jacques Brunel sono Quintin Geldenhuys, sudafricano di origini che dal 2009 difende i colori della nostra rappresentativa nazionale e Kelly Haimona, originario della Nuova Zelanda ma con avi italiani che ne hanno reso possibile l’arruolamento in azzurro, dotato di un piede quasi infallibile. Ancora una volta gli avversari praticamente imbattibili rispondono ai nomi di Inghilterra, Francia e Scozia, mentre con l’Irlanda appunto e col Galles qualche speranza di successo – risultato già ottenuto in passato – si può concretamente coltivare.

Del resto, il numero dei praticanti lo sport della palla ovale nel nostro paese è notevolmente inferiore rispetto a Oltralpe e alla Perfida Albione. La passione per il rugby, però, da noi sta crescendo tantissimo, anche per merito di campioni come Martin Castrogiovanni, altro idolo dei fan azzurri, giocatore e anche ristoratore, che ama i cani e i conigli e che il pubblico della televisione italiana ha imparato a conoscere guardandolo condurre Lo Spettacolo della natura insieme a Tessa Gelisio.

Castrogiovanni, insieme a Parisse, ha superato le cento presenze con la maglia azzurra, un record condiviso anche con Andrea Lo Cicero e Alessandro Troncon. A fine gara, come sempre, si terrà il “terzo tempo”: le due squadre mangiano, e soprattutto bevono birra insieme, come se fosse una serata tra amici. Prima se le danno e poi se la ridono. Da uomini veri.

Italia-Irlanda. Sei Nazioni. Rugby

Roma, Stadio Flaminio. 6 Febbraio