Al via la terza edizione dell’appuntamento torinese. Cosa non perdere

In Italia, è l’unico festival cinematografico che racconta la musica. Si chiama Seeyousound e a fondarlo è stata la passione, che poi è diventata punto di riferimento per tutti gli artisti che mettono al centro della loro poetica proprio la relazione tra cinema e musica.

Giunto alla sua terza edizione, il festival è cresciuto, anche contenutisticamente: quest’anno aumentano giorni e titoli in calendario e tre nuove categorie hanno accolto una serie di interessanti proposte, dal lungometraggio al videoclip sino alla graphic novel. Ecco cosa non perdere.

– Into The Groove. Questa, come ama dire il direttore Maurizio Pisani, è la sezione delle emozioni forti. Sono sei i ititoli proposti, tutti incentrati su storie vere. Da non perdere Born To Be Blue, la storia narrata da Robert Budreau sulla vita di Chet Baker, interpretato da Ethan Hawke. Sul grande schermo, un frammento della vita del trombettista, quello più critico e importante, in cui torna sulle scene dopo una lunga assenza. Un racconto intimo e lirico, come il jazz di Chet Baker. Sabato 28/1 e Venerdì 3/2. In questa sezione anche il biopic dedicato a Björk e Piano, un film della regista lituana Vita Maria Drygas in cui le note di un pianoforte risultano più potenti delle molotov lanciate durante la guerra civile in Ucraina.

– Trans-Global Express. Sei film per altrettanti viaggi di esplorazione in paesdaggi sonori globali. Tra questi, Sonido Mestizo di Pablo Mensi racconta la musica latino americana emergente tra Città del Messico, Buenos Aires, Lima, Bogotà, Salvador de Bahia. Si tratta del primo episodio di The Nu LatAm Sound, un progetto composto da una serie di documentari prodotti da ZZK films, piattaforma dell’omonima etichetta argentina con l’obiettivo di promuovere la nuova musica sudamericana. Martedì 31/1 e sabato 4/2.

– Long Play. Il tema di questi 10 lungometraggi è il rapporto con il successo, la ricerca di affermazione di uomini tesi irrimediabilmente verso la musica. Protagonisti di queste storie sono gli X Japan (We Are X di Stephen Kijak), James Lavelle (The Man From Mo’Wax di Matthew Johns), Adrian Borland e i The Sound (Walking In The Opposite Direction di Marc Waltman) o John Cale e il suo rapporto con il silenzio (In The Pursuit of Silence di Patrick Shen). Per quanto riguarda la fiction, The Violin Player va visto. Una storia un po’ alla Kaurismaky dedicata a un violinista di Bollywood in cerca di fama. Tutti in anteprima italiana e europea.

– 7 inch. 10 cortometraggi, tra animazione, documentario, sperimentazione, racconto e fiction. Bob Dylan Hates Me è un film d’animazione dai tratti simili alla serie di culto South Park firmato Caveh Zahedi. Ironico e acuto, narra le vicende dell’alter ego del regista alle prese con un incontro con Bob Dylan, suo idolo musicale. Sabato 28/1.

– Soundies. Al concorso di videoclip sono state inviate 430 proposte, ma ne sono state selezionate 40 e queste verranno proiettate in sala… Buon divertimento!

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Seeyousound. International Music Film Festival

Cinema Massimo, Torino, dal 27 gennaio al 4 febbraio