Un’esposizione dedicata all’universo femminile, a sostegno della Fondazione Umberto Veronesi

Apre l’8 marzo presso la Esh Gallery di Milano, la mostra della ceramista di origini calabresi Stefania Pennacchio, intitolata Hydros: sacre memorie femminili. 

Un linguaggio, quello che l’artista imprime nella ceramica, che riesce a essere estremamente contemporaneo, mentre va a pescare in luoghi reconditi e memorie aracane. Il suo mondo di rifermento è infatti quello dell’antica Grecia e i suoi miti, l’azzurro del Mediterraneo e le civiltà del passato. Le opere nascono da una matrice classica di forme armoniche e femminili, che finiscono per essere deformate e deturpate.

Nel processo si legge il racconto del ruolo della donna, intesa come base portante della famiglia e del tessuto sociale. L’acqua, che la Pennacchio utilizza nelle installazioni, non fa però solo pensare a un universo ctonio, è anche metafora della memoria custodita dal mare, di cui il sale è la componente che rimanda alla sacralità.  

La mostra apre in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi e il progetto “Pink is Good” nato nel 2014 per combattere il tumore al seno attraverso il sostegno finanziario di borse di ricerca dedicate a questa patologia. 

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Stefania Pennacchio. Hydros: sacre memorie femminili 

Esh Gallery, Milano

fino al 17 aprile