Inaugurano lo stesso giorno in due diverse sale della Galleria Civica. Due esposizioni per due visioni del mondo

Un racconto per immagini. Anzi, due. Perché a narrarli sono due percorsi espositivi distinti, ospitati in due sale della Galleria Civica di Modena. Si tratta dei lavori di Stefano Arienti e delle prove d’artista pubblicate sulla rivista di informazione culturale Alfabeta, tra il 1983 e il 1988. Due proposte, molto diverse, di lavorare con l’immagine, di sperimentare un dialogo con il pubblico.

Nel caso di Stefano Arienti, la sperimentazione riguarda materiali non ordinari come supporto artistico, ma di uso comune, alterandone forma e funzione, come i teli da cantiere. La lavorazione dell’immagine è sottoposta a un lunghissimo processo di studio e variazione: fotocopiata, ricalcata, tracciata con forature, intessuta o disegnata in oro, parte da qualcosa di preesistente, che sia il lavoro di artisti del passato o proveniente dalla cultura popolare. Il risultato è una proposta inattesa, spesso di grande formato, capace di stimolare interrogativi e riflessioni nel pubblico sul senso delle immagini. In mostra circa 30 opere che ripercorrono 25 anni di attività, tra cui un grande telo realizzato nel 2012 per l’Isabella Stewart Garden Museum di Boston, mai esposto in Italia e due opere inedite realizzate nel 2017, ispirate a un capolavoro del Romanino conservato nella chiesa di Asola, paese natale dell’artista, e all’altarolo di El Greco, conservato alla Galleria Estense di Modena e realizzato ad hoc per la mostra.

Altro lavoro è quello che 49 artisti hanno elaborato su misura per la rivista Alfabeta. Ognuno con il proprio linguaggio, artisti come Enzo Mari, Fausto Melotti (che fu il primo a comparire sul mensile), Eugenio Carmi, Emilio IsgròLuigi Malerba o Gianfranco Baruchello, raccontano la propria visione del mondo. Quella pagina divenne una rubrica sulla rivista, affidata al lavoro di artisti, scrittori e poeti che, su iniziativa del comitato di redazione, esprimevano il proprio sguardo sulla società. Il nucleo di opere su carta (composto da disegni, collage, grafiche e fotografie), tra i primi ad entrare a far parte della collezione della Galleria Civica di Modena sul finire degli anni Ottanta, in seguito alla chiusura del mensile, costituisce il corpus delle opere in mostra. Gli autori: Rina Aprile, Enrico Baj, Paolo Baratella, Gianfranco Baruchello, Alighiero Boetti, Anna Valeria Borsari, Eugenio Carmi, Giovanni Carta, Tommaso Cascella, Loriana Castano, Pietro Coletta, Giovanni D’Agostino, Dadamaino, Sergio Dangelo, Piero Del Giudice, Lucio Del Pezzo, Giuseppe Devalle, Piero Dorazio, Gillo Dorfles, Pablo Echaurren, Omar Galliani, Piero Gilardi, Gianpaolo Guerini, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Alberto Magnaghi, Luigi Malerba, Enzo Mari, Giuliano Mauri, Fausto Melotti, Alessandro Mendini, Aldo Mondino, Claudio Olivieri, Giulio Paolini, Gianfranco Pardi, Goffredo Parise, Claudio Parmiggiani, Luca Patella, Concetto Pozzati, Carlo Ramous, Liberio Reggiani, Marco Nereo Rotelli, Toti Scialoja, Lorenzo Sguanci, Giuseppe Spagnulo, Aldo Spoldi, Emilio Tadini, Grazia Varisco, William Xerra.

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Galleria Civica di Modena, inaugurazione 25 marzo

Stefano Arienti, Antipolvere

a cura di Daniele De Luigi e Serena Goldoni, sala Grande di Palazzo Santa Margherita, fino al 16 luglio.

Alfabeta 1979-1988. 

Prove d’artista nella collezione della Galleria Civica di Modena

a cura di Francesca Mora, in collaborazione con Fondazione Mudima, Palazzo Santa Margherita, fino al 7 maggio.