
Steve McCurry, grande retrospettiva con inediti in bianco e nero
Alla Venaria di Torino, oltre 250 opere in mostra per “Il mondo di Steve McCurry”
L'uso del colore e della composizione sono il suo marchio inconfondibile. La fotografia di Steve Mc Curry, grande reportagista e autore per il National Geographic, infatti, ha girato il mondo, imprimendo nella memoria di tutti i suoi ritratti da mondi lontani e inconsueti. Fece storia la sua ragazza pakistana, pubblicata in copertina di quel magazine, ma poi la sua narrazione a colori così lontana dall'uso consueto o da cartolina di quel genere di fotografia, ha saputo imporsi per forza ed efficacia.
Questa mostra, però, regala anche sorprese. Ad aprire il percorso espositivo è una sezione inedita di scatti in bianco e nero realizzati tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in Afghanistan, dove era entrato con i mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica. L'esposizione si srotola poi in ordine cronologica, ma anche tematica, per mostrare i diversi aspetti dell'essere umano, dal ritratto al documentario sulla guerra, la violenza e le atrocità di cui l’umanità sa rendersi protagonista. Fino a una ricerca molto recente e ancora poco nota al pubblico, incentrata sullo spazio. Protagoniste sono Venezia e Cinecittà, nel loro essere luoghi poetici. Investigate, cioè, in chiave quasi metafisica, in una dimensione in cui l'assenza è alla base di un racconto dai toni cinematografici.
Una scoperta. Che si affianca a 40 scatti che fanno parte di Tierra, il principale progetto di sostenibilità realizzato da Lavazza nelle piantagioni di caffé in Africa, America Latina e Asia. Un viaggio lungo dieci anni che racconta la vita quotidiana e lavorativa delle diverse comunità coinvolte.
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Il mondo di Steve McCurry
Reggia di Venaria, Torino, 1 aprile - 25 settembre