Sull’ecologia si può anche ridere: 5 commedie green
Foto: Good Films

Sull’ecologia si può anche ridere: 5 commedie green

di Simona Santoni

Non solo gravità e risvolti catastrofisti. Ambiente e tematiche verdi possono essere trattate anche con leggerezza. Dal cartoon ecologista all’ode alla natura islandese, ecco 5 film che lo dimostrano

Se pensiamo all’ecologia, al volto severo di Greta Thunberg, alle minacce dei cambiamenti climatici, di certo non si dischiude un sorriso. E poi film come The Day After Tomorrow – L’alba del giorno di Roland Emmerich o Snowpiercer di Bong Joon-ho, dove le conseguenze del riscaldamento globale sono il motore di narrazioni catastrofiche e violente, sicuramente non mettono di buonumore.

Eppure, si può trattare tematiche green anche con leggerezza, senza per questo non stimolare, comunque, il senso di responsabilità. Lo dimostrano 5 commedie verdi, simpatiche e pensanti, che ripercorriamo qui. Perché sull’ecologia si può anche ridere, e intanto rimboccarsi le maniche riciclando ed evitando sprechi.

  • La donna elettrica di Benedikt Erlingsson (Islanda, 2018)

Commedia islandese stramba e impegnata, La donna elettrica ha come protagonista un’improbabile ecoterrorista: donna di mezza età (Halldóra Geirharðsdóttir) amabile insegnante di canto nel privato, di nascosto si trasforma in una paladina della natura, munita di arco e frecce, per sabotare le linee elettriche attorno a Reykjavík, contro il piano industriale che mette a rischio la sua terra meravigliosa, fatta di distese verdi, ghiacciai, vulcani e geyser.

L’umorismo si fonde all’impegno. E poi la colonna sonora è il tocco in più, che prende fisicamente corpo nella narrazione:  musicisti e coriste entrano in scena, e quasi interagiscono con la protagonista. Un film stravagante, dove ogni stranezza strappa un sorriso.

La donna elettrica
Foto: Teodora Film
Immagine del film “La donna elettrica”

  • Captain Fantastic di Matt Ross (Usa, 2016)

Nel cuore delle foreste del Nord America, lontano dalla società, Viggo Mortensen è uno splendido padre fuori dal comune che dedica il suo tempo a trasformare i suoi sei figli in adulti straordinari, lontani dalle comodità, immersi nella natura, rifiutando il consumismo: unici compagni i libri di filosofia e i romanzi russi, e arco e frecce per procacciarsi il cibo. Passano le giornate allenandosi fisicamente e intellettualmente.

Commedia indie dai colori sgargianti, in cui leggerezza e riflessioni vanno a braccetto, apre alla possibilità di un modello di vita completamente diverso da quello che viviamo. Senza Cola e smartphone. Senza superfluo, eppure così ricca.

  • WALL•E di Andrew Stanton (Usa, 2008)

Tenero, profondo ma anche divertente, WALL•E è l’ennesimo gioiellino della Disney Pixar. Un film d’animazione dall’anima green, premio Oscar.

WALL-E, acronimo di Waste Allocation Load Lifter Earth-class, è l’ultimo robot rimasto sulla Terra, abbandonata dagli umani perché invasa dai rifiuti. Da 700 anni passa le sue giornate a ripulire il pianeta, un pezzo di immondizia alla volta. Quando irrompe EVE, una sonda inviata per una missione di scansione, l’irresistibile robotino si mette a seguirla per la galassia. Un’odissea d’amore che è anche una fiaba ecologista, impegnata ma dalla straordinaria levità, che denuncia le esasperazioni del consumismo e l’incuria verso l’ambiente.

  • Downsizing – Vivere alla grande di Alexander Payne (Usa, 2017)

Leggi che la regia è di Alexander Payne, quello di Paradiso amaro e Nebraska, vedi nel cast Matt Damon, Christoph Waltz e la simpatica Kristen Wiig, sai che il film ha aperto in concorso la Mostra internazionale del cinema di Venezia, e non puoi che avere alte attese. Ecco, in parte sono deluse, ma il mix di talenti e alcune idee interessanti possono far perdonare la mira imprecisa.

Per rispondere alla crisi mondiale causata dalla sovrappopolazione, uno scienziato ha sviluppato una soluzione radicale: invece di ridurre i consumi e l’inquinamento, ha trovato il modo per ridurre gli essere umani a pochi centimetri d’altezza. Così anche il loro impatto sull’ambiente si rimpicciolisce. Ecco così che nella comunità mini, con un Damon e un Waltz small, il cumulo di un anno di rifiuti è grande grosso modo come una moneta da 2 euro. Una commedia ottimista e ingenua, a tutta sostenibilità.

    Downsizing - Vivere alla grande
    Foto: 20th Century Fox
    Immagine del film “Downsizing – Vivere alla grande”

    • La Zizanie di Claude Zidi (Francia, 1978)

    E ora una quasi chicca dagli anni ’70, quando nella politica francese faceva il suo ingresso l’ecologia. Claude Zizi, autore di tante commedie popolari di successo, a volte più apprezzate dal pubblico che dalla critica, unisce la strana coppia Louis de Funès, il Jerry Lewis francese, e Annie Girardot, attrice per lo più drammatica, per interpretare una coppia in crisi. Lui è sindaco di una cittadina di provincia e ambizioso industriale che produce dispositivi anti-inquinamento. Quando riceve un ingente ordine, per far fronte alla produzione estende l’attività fino a dentro casa, distruggendo il giardino della moglie (Girardot), appassionata di orticoltura ed ecologista. Indelebile la scena dei due che vanno a letto in una camera tramutata in officina. Determinata a vendicarsi del marito, lei lascia il tetto coniugale e si schiera contro di lui alle elezioni comunali.

    Diverse le situazioni divertenti. Pionieri dell’ecologia in leggerezza.