L’arte, l’architettura e il teatro si incontrano per parlare del futuro della città

Ripensare l’identità di una città, Terni, attraverso l’arte, l’architettura e il teatro.

A farlo è la decima edizione di Terni Festival, rassegna internazionale della creazione contemporanea che parte da una riflessione sull’Antropocene, prima epoca geologica condizionata dalla mano dell’uomo, per stimolare il coinvolgento attivo del pubblico nella trasformazione della città umbra.

Una sfida, quella di abbandonare il passato industriale per abbracciare il cambiamento, che Terni sembra accogliere con fatica. Da qui viene sviluppata l’ultima edizione del festival, che con spettacoli e laboratori vuole suggerire una soluzione al problema: ripartire dall’incontro profondo tra uomo, città e natura.

Ed è così che dal 16 al 25 settembre, 5 artisti provenienti da tutta Europa – Leonardo Delogu/DOM-, Christophe Meierhans, Friso Wiersum/Expodium, Michele Di Stefano/MK e Veridiana Zurita – abiteranno 5 case sugli alberi, progettate da alcuni collettivi di architetti selezionati tramite una open call internazionale. Si tratta di Foresta, progetto di ricerca ideato dall’attore e regista Leonardo Delogu che farà confrontare il mondo dell’arte con la realtà urbana di Terni. Per 10 giorni, gli inquilini delle case svilupperanno alcuni progetti per la ridefinizione identitaria della città, offrendo il punto di vista dell’arte sul futuro di Terni. Un laboratorio tra cielo e terra, che ha l’obiettivo di unire arte, architettura e cittadinanza in un processo di rigenerazione urbana.

Accanto a Foresta, un vasto programma di spettacoli indagherà il rapporto tra l’uomo e lo spazio: dalle sperimentazioni geometriche di Squares do not (normally) appear in nature della compagnia italiana OHT alle danze esotiche (ed erotiche) di Schönheitsabend, spettacolo di Florentina Holzinger e Vincent Riebeek, fino all’esperimento sociale di Nowhere, nel quale il pianista Marino Formenti rimarrà 8 giorni di seguito, 24 ore su 24, in un luogo non definito al centro della città suonando il pianoforte, mangiando e dormendo davanti al pubblico. A caratterizzare la manifestazione sarà proprio il rapporto tra performance e pubblico, come in Todo lo que està e mi lado, spettacolo che avrà luogo in diversi punti della città e nel quale a confrontarsi saranno un’attrice, nell’intimità del suo letto, e un solo spettatore alla volta.

Terni Festival, fino al 25 settembre.