Timothée Chalamet compie 30 anni: 10 cose che (forse) non sapete del divo di Hollywood
Fascino scanzonato, talento cristallino, il ragazzo d’oro di Hollywood compie 30 anni. Da super divo
Ha la capacità di sognare in grande così tipicamente americana e lo charme disinvolto francese. Timothée Chalamet è fieramente consapevole del suo talento, conscio di tenere puntati su di lui gli sguardi di mezzo mondo. «È da sette-otto anni che ho la sensazione di offrire performance davvero impegnative e di alto livello», ha detto senza falsa modestia nel tour promozionale di Marty Supreme, il nuovo film di cui è protagonista, che arriverà in Italia il 22 gennaio 2026.
In effetti ineccepibile in ogni ruolo finora abbracciato, dal cioccolataio Wonka al Bob Dylan di A complete unknown, dall’eletto di Dune al giovinetto innamorato di Chiamami col tuo nome, il ragazzo d’oro di Hollywood il 27 dicembre compie 30 anni. Per l’occasione, esploriamo alcune curiosità su di lui.
Ecco 10 cose che forse ancora non sapete su Timothée Chalamet.
1) A volte sogna in francese
Nato a Manhattan, così newyorchese eppure con stille di charme francese. Come nome e cognome lasciano intendere, Timothée ha anche sangue transalpino. Se sua madre è americana, suo padre è di Le Chambon-sur-Lignon, Alta Loira, dove da piccolo Timmy passava l’estate, a casa dei nonni. Una volta là, diventava la versione francese di sé stesso, tanto da sognare persino in francese.

2) È un tifoso di calcio con la Roma nel cuore
Chalamet è un grande appassionato di calcio, che ha anche praticato prima di scoprire la recitazione. Due sono le squadre per cui tifa: il Saint Étienne, club del cuore del padre, che milita nella Ligue 2 francese, e… la Roma! È stato avvistato più volte con capelli, felpe e braccialetti dai colori giallorossi e anche allo Stadio Olimpico a supportare Dybala & co. Tra i suoi desideri affidati al vento, tra una battuta e l’altra nella conferenza stampa romana del filmA complete unknown? Interpretare Francesco Totti.
3) In alto come James, vulnerabile come Phoenix
Oltre al calcio, Timothée Chalamet adora il basket. Da piccolo voleva diventare un atleta professionista invincibile come LeBron James o Lionel Messi. Con il suo primo stipendio da attore bambino in uno spot Disney, comprò l’abbonamento ai New York Knicks, sicuro che LeBron si sarebbe trasferito nella Grande Mela. Il cestista invece rifiutò un’offerta significativa. La delusione ha rafforzato in Chalamet la sua fede per i Knicks.
Ma è solo più tardi, frequentando una scuola di arti performative, che ha trovato la sua vera ispirazione: non nell’invulnerabilità di sportivi leggendari, ma nella fragilità di attori come Heath Ledger e Joaquin Phoenix.

4) Il 2025 di stile audace con Taylor McNeill
Dal windbreaker retrò coloratissimo by Nahmias in versione Marty Supreme, suo ultimo film, fino al completo in pelle arancione di Chrome Hearts, che ha firmato anche il memorabile look total pink scanzonato del Festival di Berlino. Lo stile di Timothée Chalamet è sempre più fresco e audace, ricercatissimo.
Dietro le sue scelte c’è Taylor McNeill, la stylist più acclamata del momento, che già ha vestito Charli Xcx e Kendrick Lamar.
5) Rapper tra EsDeekid e Lil Timmy Tim
Ci sono molte voci che identificano Timothée Chalamet in EsDeekid, il rapper virale coperto da passamontagna che ha pubblicato a giugno il suo primo album Rebel. E in effetti gli occhi dietro la copertura nera sembrano quelli dell’attore. A chi gli ha chiesto qualcosa in merito, lui ha risposto: «Tutto sarà rivelato a tempo debito».
Nel passato ha già avuto un’esperienza da rapper, come frenetico Lil Timmy Tim in un saggio del liceo, nel 2012. Il video di allora? Ovviamente è virale.
6) Sapevano che sarebbe diventato una star
I suoi compagni di scuola dell’8th grade, la nostra terza media, sapevano già che Timothée Chalamet sarebbe diventato una star. È stato infatti uno dei più votati come “Più probabile a diventare famoso”. Nell’annuario scolastico l’hanno anche definito «un animale da festa».
7) Ha imparato a guidare sul set di un film
Oggi Chalamet è brand ambassador di Lucid Motors, casa automobilistica americana di e-car. Ma a vent’anni suonati non sapeva ancora guidare. Del resto, cresciuto all’Hell’s Kitchen di Manhattan, gli bastava un biglietto della metro per spostarsi.
Ha imparato a guidare sul set di Beautiful Boy (2018). Aveva già dovuto fare riprese al volante anni prima, in Interstellar (2014), a bordo di un pick-up attraverso un campo di mais. All’epoca fu provvidenziale l’aiuto di Matthew McConaughey.
8) Avrebbe potuto essere Spider-Man
Le strade del cinema (e del destino) sono misteriose. Zendaya è ora l’indelebile compagna di set di Chalamet nella saga di Dune. Ma le loro carriere avrebbero potuto incrociarsi molto prima. Timothée, infatti, tentò i provini per interpretare Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe, dove l’attrice interpreta MJ, l’amata del supereroe di quartiere. Poi sappiamo tutti com’è andata a finire, con Tom Holland che, grazie al ruolo dell’Uomo Ragno, è diventato l’altro ragazzo d’oro di Hollywood.
9) L’arte nel sangue
L’arte è il faro della famiglia Chamalet. Anche sua sorella maggiore Pauline è attrice: era nel cast della serie tv The sex lives of college girls.
Suo zio materno è il regista Rodman Flender, sposato alla scrittrice e produttrice televisiva Amy Lippman. Sua madre Nicole Flender è un’ex ballerina di Broadway. E anche i suoi nonni materni hanno avuto trascorsi artistici: Enid Rodman era anche lei ex danzatrice di Broadway e Harold Flender uno scrittore e sceneggiatore.
Il papà Marc Chalamet? È giornalista, corrispondente da New York per Le Parisien.

10) Tra i desideri? Girare un film in francese
Dati i suoi natali, Timothée Chalamet parla fluentemente il francese: «al 97% », ha detto lui stesso, «non è perfetto». Uno dei suoi sogni? Recitare in un film francese o franco-canadese. «Sono un grande ammiratore di molti registi che hanno lavorato in lingua francese, come François Ozon, Xavier Dolan, Jacques Audiard».
Per ora ha recitato in un film americano in cui si parla anche francese, The French Dispatch (2021) di Wes Anderson.