Al Leopold Museum, le opere della bad girl dell’arte inglese a fianco a quelle del maestro austriaco

Il Leopold Museum di Vienna presenta la prima mostra in Austria della bad girl dell’arte inglese Tracey Emin intitolata Where I Want To Go, e lo fa mettendola in dialogo con il grande maestro dell’Espressionismo austriaco Egon Schiele. Accanto a circa 80 opere della Emin, rappresentante della generazione degli Young British Artist, ci saranno circa 15 opere di Egon Schiele che lei stessa ha selezionato. Un dialogo nel tempo su temi quali femminilità, provocazione e psicologia.

Attraverso il suo linguaggio diretto e incisivo, Tracey Emin parla di esperienze personali di amore, sessualità, sofferenza e desiderio. Tra le sue opere più famose c’è My Bed, un letto in cui l’artista ha passato giorni di depressione e che costituisce una sorta di autoritratto. In mostra ci saranno diversi tipi di opere, dai ricami ai disegni ai neon alle sculture. Il suo interesse per Schiele si esprime nell’uso di elementi e temi dell’Espressionismo, come l’indagine di questioni personali attraverso l’autoritratto.

Così ha raccontato Tracey Emin il suo incontro con l’opera di Schiele all’età di 14-15 anni:

Ho scoperto l’opera di Schiele quando ero un’adolescente. Ero affascinata dalle copertine dei dischi di David Bowie ‘Lodger’ e ‘Heroes’ e il mio ragazzo dell’epoca mi disse che erano ispirate dall’artista Egon Schiele. La maggior parte degli artisti con cui mi ero confrontata fino ad allora rappresentavano altre persone o altre cose, mentre Schiele sembrava occuparsi intensamente di sé stesso, sia a livello fisico che emozionale. Mi dava l’impressione che il suo essere fisico pulsasse.

———–

Where I want to go

Leopold Museum, Vienna, fino al 14 settembre