Torna l’ormai consueto appuntamento con il festival più sperimentale della penisola

Cosa significa contemporaneo? Una risposta possibile è nella sua declinazione culturale. Cioè, come le diverse espressioni artistiche interpretano la realtà attuale. E a narrare le sue forme è Transart, il festival che trasforma il Sud Tirolo in un palcoscenico che ne esplora i linguaggi.

Ecco perché Transart è un festival sperimentale: lo sono le ricerche espressive in cartellone e lo sono i palcoscenici, per farne uno degli appuntamenti più arditi e interessanti del panorama italiano. I luoghi che ospitano gli appuntamenti sono infatti scenari alpini, piccoli castelli in riva al lago, atelier d’artista, musei, boschi e spazi della quotidianità, per dare voce all’idea che la natura sia da preservare, che il bisogno di spiritualità sia congenito all’uomo e a questa epoca storica, che l’incontro tra culture diverse sia necessario e che le diverse arti debbano dialogare tra loro al di là delle categorie e della classificazione. In una parola, Transart è libertà.

Dal 7 al 25 settembre gli appuntamenti si susseguono in un fitto calendario. Ecco cosa vedere assolutamente.

– Omaggio a Luther Adams. Al compositore è affidata l’apertura della manifestazione e il motivo è semplice: la sua visione della musica come metafora delle forze naturali, una terra di confine fra i luoghi e le culture, fra realtà e immaginazione, è il filo conduttore di questa edizione. Così l’Orchestra Haydn eseguirà Become Ocean, la composizione che ha aperto il festival Sonar di Barcellona, nel 2015 ha vinto il Grammy come migliore composizione contemporanea e l’anno precedente il Pulitzer. Si tratta di un’epica visione dell’Oceano Pacifico che si scontra con la terra, l’Alaska. Si percepiscono il vento, il disgelo, le inondazioni e il silenzio degli spazi coperti di ghiaccio. Come lo ha definito il New Yorker, è ‘Un lavoro profondo e inesorabile, a cavallo tra bellezza e terrore’.

– Mashrou’ Leila. La prima band libanese ad aver conquistato la copertina di Rolling Stone. I loro testi parlano di libertà sessuale, lotta contro il patriarcato e l’oppressione sociale, ma anche piccole storie quotidiane. In un mix di folk, rock e tradizione popolare hanno cambiato il modo di fare musica nel mondo arabo. Nella stessa serata ci sarà anche la voce di Omar Souleyman, la più richiesta per matrimoni e feste in Siria. Il 23 settembre alle Ex Officine Fs di Bolzano.

– La Mode. Uno spettacolo in anteprima assoluta dell’artista Tomoko Mukaiyama e Spellbound Contemporary Ballet. Da una ricerca sui rituali sociali, storici e culturali del mondo della moda, l’opera porta sul palco dieci ballerini fasciati in costumi iperbolici, in condivisione con il pubblico, per parlare di consumismo, materialismo e feticismo, in uno spettacolo magico. Pianista, compositrice e artista visuale, Tomoko Mukaiyama si spinge oltre i confini della musica classica per cercare risposte alle domanda: quali scelte facciamo quando ci presentiamo al mondo esterno? La Mode andrà in scena in prima mondiale al Teatro Nazionale di Taichung (Taiwan) progettato da Toyo It. L’8 settembre, Teatro Comunale di Bolzano.

– La cena oltranzista. L’ispirazione arriva dal Manifesto della Cucina Futurista di Marinetti, reinterpretata in una serata surreale dal compositore Luciano Chessa. Che mette insieme performance art, peep show, mistery e influssi televisivi alla Grande Fratello. 11 commensali scelti vivono insieme nel castello di Monticolo in un digiuno di due giorni, preceduto da una cena frugale, sotto lo stretto controllo di telecamere e microfoni. Il gran finale è affidato a una cena ad alto tasso di sensualità e sinestesia dove il pubblico potrà solo osservare, come voleva Marinetti. Live streaminf a Museion e sul sito del festival. La performance si svolge dal 22 al 24 settembre al Castello di Monticolo ad Appiano.

– Rent a Musician &Sleep Concert. Lottozero propone Sleep concert, un concerto di 12 ore negli spazi della Kunsthalle di Lana (17/9) in cui diversi live set si fonderanno con il sonno del pubblico modulandone le fasi. Ci saranno tra gli altri Gea Brown, Claudio Rocchetti, Sadi e Tomoko Sauvage, accompagnati da oepre visual che si alterneranno modificando lo scenario. Rent a musician (18/9) invece è un’iniziativa collaudata e di grande successo che porta i musicisti dentro case o giardini privati di Merano. Il concerto finale invece sarà ospitato al Circolo Unificato Esercito di Merano.

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Transart, Sud Tirolo, dal 7 al 25 settembre