L’alfabeto essenziale di un poliedrico artista, amico di Montanelli e Buzzati, in mostra al Museo Revoltella

         

Indro Montanelli, spesso suo compagno di pagina e di Stanza al Corriere della Sera, lo definì “oscuro redattore di una sorta di pagina sottotitolata per non… leggenti”, forse per sottolineare la levità di mano di Ugo Guarino. A questo poliedrico artista capace non soltanto di firmare disegni e vignette, bensì anche di dipingere e scolpire, il Museo Revoltella di Trieste, sua città natale, dedica un’esposizione personale.

C’è tenerezza nei suoi lavori, ma non per questo sono meno forti i messaggi che, a cominciare dalla battaglia per l’abolizione dei manicomi, Guarino seppe trasmettere con la matita.

Anche Dino Buzzati non gli lesinò complimenti, affermando ad esempio che i suoi disegni “erano sospesi fra il surrealismo, la satira e la favola”. In particolare l’autore de Il Deserto dei tartari era colpito dalle sculture-robot create da Guarino.

In mostra a Trieste vi sono duecento opere tra le oltre tredicimila presenti nell’Archivio storico della Fondazione Corriere della Sera, che consentono di capire bene il tratto e il pensiero di Guarino. Che per La Cittadella e La Domenica del Corriere dà la sua personale lettura grafica degli accadimenti più importanti nei decenni caldissimi della seconda metà del XX secolo. E lo fa sperimentando sulle linee, le innovazioni del design, portando avanti una ricerca sulle cromie di pari passo alla profondità dei contenuti del momento.

Si possono ammirare anche le imponenti opere scultoree realizzate in fabbrica con scocche di motocicletta, i frutti delle sue ricerche grafiche tendenti all’astrazione dei primi anni Sessanta. C’è il pensiero etico dell’autore, e c’è anche la sua ironia, oltre all’efficacia della comunicazione visiva: tutto porta alla definizione di quell’alfabeto essenziale che seppe conquistare i lettori italiani. Anche il catalogo edito da Corraini è un prezioso strumento per ammirare all’infinito le graffianti vignette di Guarino.

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L’alfabeto essenziale di Ugo Guarino

Museo Revoltella, Trieste

Fino all’11 ottobre