Ultima fatica del video artista che pone lo sguardo su un mondo segreto e privilegiato tra tecnologia e deserto

Una prima trilogia dedicata al lavoro lo ha imposto alla pubblica scena con i suoi cortometraggi nitidi e secchi, ma pieni di pathos. E dopo San Siro, l’ultima fatica di Yuri Ancarani, di certo uno dei film maker più interessanti del panorama italiano attuale, si chiama The Challenge e approda al Festival del Cinema di Locarno per la prima mondiale sabato 6 agosto.

Ad aver attratto l’attenzione dell’artista originario dell’Emilia Romagna, questa volta è la pratica venatoria della falconeria, che lo conduce a girare per la prima volta fuori dall’Italia: una tradizione, quella della caccia con il falco, che consta di 40 secoli di storia. In Occidente si tratta ormai di un capitolo archiviato ma che in epoca medievale costituiva per gli aristocratici un passatempo appassionante, hobby spietato e sofisticato, che mantiene il suo prestigio oggi nei paesi arabi.

A introdurci in questo mondo conteso tra passato e futuro – in un deserto intatto in fuga dall’urbanizzazione più surreale – è un falconiere che sta portando i suoi rapaci da competizione a un torneo in Qatar. Il film condensa tre anni di ricerca nella documentazione di uno stralunato week-end, intercettando “microcosmi tecnologici e antropologici” in un mix di suggestioni contraddittorie e di grande forza.

Proiezioni 6-7-8 agosto, Locarno. Per maggiori dettagli: pardolive.ch