10 cocktail estivi per sentirsi subito in vacanza
Cocktail estivi, Credits i-Stock

10 cocktail estivi per sentirsi subito in vacanza

di Penelope Vaglini

La top ten dei drink classici per l’estate da conoscere, ordinare al bancone e, perché no, preparare a casa per sorprendere gli ospiti

Quando arriva la bella stagione le abitudini di consumo cambiano e chi ama il bere miscelato inizia a richiedere qualcosa di più fresco e beverino per placare la propria sete. Come per i piatti serviti a tavola, anche i cocktail possono seguire le stagionalità: ce ne sono alcuni che sono perfetti per l’estate grazie alle loro note agrumate, ai sodati che stuzzicano la bevuta con il loro perlage e ai sentori di menta e frutta fresca. Ecco quindi una lista di 10 cocktail estivi – presi tra i grandi classici della mixology – e le loro relative ricette, per potersi cimentare in proficue sessioni di home bartending.

John Collins

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Collins, Credits i-Stock

Fa parte della categoria dei long drink, ovvero delle miscele beverine e rinfrescanti incluse tra i migliori cocktail estivi. Il John Collins si serve e si prepara direttamente all’interno di un bicchiere alto (highball) colmo di ghiaccio versando 45 ml di gin, 30 ml di succo di limone fresco e 15 ml di sciroppo di zucchero, mescolando delicatamente e poi aggiungendo 60 ml di soda. Per ottenere una variante del drink, precisamente il Tom Collins, basta utilizzare un Old Tom Gin come base alcolica.

Moscow Mule

Un cocktail da bere in tazza. Il Moscow Mule è un celebre drink a base di vodka reso fresco dall’aggiunta di succo di limone e dalla nota speziata e “sparkling” della ginger beer. Per realizzarne uno a regola d’arte è necessario procurarsi una Mule Cup, ovvero la classica tazza in rame, in cui inserire dei cubetti di ghiaccio e poi versare 45 ml di vodka, 10 ml di succo di lime fresco e infine 120 ml di ginger beer. Per guarnire il cocktail, tagliare uno spicchio di lime e posizionarlo sul ghiaccio.  

Mint Julep

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Mint Julep, Credits i-Stock

Un altro cocktail servito in un contenitore particolare è il Mint Julep, grande classico della miscelazione americana a base bourbon. Grazie all’aggiunta della menta e al servizio con ghiaccio pilè, risulta freschissimo al palato e concede una bevuta appagante a tutti coloro che amano il distillato proveniente da oltreoceano. Dopo aver recuperato una tazza da julep in acciaio, andrà riempita con 4/5 foglie di menta da pestare delicatamente con due bar spoon di acqua e 1 cucchiaino di zucchero. A questo punto basterà inserire il ghiaccio e aggiungere 60 ml di bourbon, mescolando fino a raffreddare a dovere la miscela. Un ciuffetto di menta decora il drink e dona il classico profumo estivo.

Paloma

Non ce ne voglia il Margarita, ma drink più celebre del Messico è senza ombra di dubbio il Paloma. Tra i cocktail estivi più freschi e beverini, è perfetto all’ora dell’aperitivo e, perché no, per accompagnare un brunch in tipico mexican style. Si tratta di un long drink semplicissimo e veloce da preparare. Basta munirsi di un bicchiere alto (tumbler), ricoprirne metà bordo con del sale e poi versare 50 ml di tequila e 5 ml di succo di lime fresco. A questo punto si aggiunge il ghiaccio e si riempie il bicchiere con della soda al pompelmo rosa. Si mescola delicatamente con un bar spoon e infine si decora con una fettina di lime.

Pisco Sour

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Pisco Sour, Credits i-Stock

La nascita del Pisco Sour non è ancora certa: c’è chi lo fa risalire agli ultimi anni dell’800, mentre altri sostengono che sia stato creato all’inizio del secolo successivo in Perù. Nonostante le antiche origini, questo sour è stato riscoperto in tutto il mondo e oggi ha addirittura la sua giornata internazionale che cade il primo sabato di febbraio di ogni anno. La sua base alcolica è appunto il Pisco, acquavite peruviana di cui vengono inseriti 60 ml all’interno di uno shaker insieme a 30 ml di succo di limone fresco, 20 ml di sciroppo di zucchero e albume d’uovo. Il tutto va agitato e poi filtrato all’interno del classico bicchiere da Pisco Sour per il servizio on the rocks, mentre per una versione più contemporanea del drink si può scegliere la coppetta. Per decorarlo, basterà aggiungere qualche goccia di Amargo bitters.

Daiquiri

Tra i cocktail estivi più celebri, il Daiquiri è senza dubbio nella top ten. Sarà per le sue origini cubane o per il distillato caraibico con cui viene preparato, fatto sta che, se creato a regola d’arte, è tra le miscele più goderecce per le calde serate estive (parola di Ernest Hemingway). Per prepararlo servono 60 ml di Ron cubano bianco, 20 ml di succo di lime fresco e due bar spoon di zucchero, da inserire nello shaker insieme al ghiaccio, agitare e filtrare all’interno di una coppetta ben fredda.

Sea Breeze

Solamente il nome basta a inserirlo di diritto nella classifica dei cocktail estivi da conoscere e degustare quando le temperature iniziano a salire. Il Sea Breeze è un long drink salito alla ribalta negli anni ’90, ma le sue origini sembrano radicate negli anni ’60. La cosa certa, invece, è la sua ricetta che si trova anche nelle liste dell’IBA. Si costruisce direttamente all’interno di un bicchiere alto colmo di ghiaccio con 40 ml di vodka, 120 ml di succo di mirtillo e 30 ml di succo di pompelmo fresco. Si decora con zest d’arancia e si beve preferibilmente pied dans l’eau.  

Southside

Le botaniche di un London Dry Gin si uniscono alla freschezza del limone e della menta in questo drink da servire in coppetta ghiacciata. Per servirne uno a regola d’arte sono necessari uno shaker e uno strainer (per filtrare la miscela nel bicchiere). Il primo strumento andrà riempito con 60 ml di gin, 30 ml di succo di limone fresco, 15 ml di sciroppo di zucchero e 5/6 foglie di menta fresche. Infine andranno aggiunte poche gocce di albume prima di agitare vigorosamente. Il cocktail andrà poi filtrato in una coppetta ghiacciata e decorato con delle foglioline di menta fresca. Un consiglio per rilasciarne al meglio gli aromi? Sbatterla leggermente sul palmo della mano prima di inserirla nello shaker.

Whiskey Sour

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Whiskey Sour, Credits i-Stock

Fresco e dissetante, il Whiskey Sour è il cocktail perfetto per chi vuole avvicinarsi alla degustazione dell’american whiskey miscelato. Per realizzarlo occorre munirsi di uno shaker in cui versare 45 ml di bourbon, 25 ml di succo di limone fresco, 20 ml di sciroppo di zucchero e 20 ml di albume. Prima lo si agita insieme a dei cubetti di ghiaccio e dopo si ripete l’operazione “a secco” per inglobare aria e rendere la texture del cocktail più morbida. A questo punto si versa in una coppetta ben ghiacciata oppure, per chi lo preferisce on the rocks, in un tumbler basso con ghiaccio. Completa il Whiskey Sour un peel di arancia, per accentuare i sentori agrumati della miscela.  

New York Sour

È una variante del precedente drink, sempre più richiesta ai banconi dei cocktail bar di tutto il mondo. Il New York Sour offre un twist particolare al classico drink a base american whiskey, grazie all’aggiunta di vino rosso. La ricetta codificata dall’International Bartenders Association consiglia di inserire in uno shaker colmo di ghiaccio 60 ml di rye whiskey o bourbon, 22,5 ml di sciroppo di zucchero, 30 ml di succo di limone fresco, qualche goccia di albume d’uovo e successivamente agitare con vigore. La mistura va poi filtrata in un bicchiere basso già pieno di ghiaccio per poi aggiungere 15 ml di Syrah o Malbec e decorare con uno zest di limone o arancia a piacere.