Armani Ristorante ospita 4 chef  “inediti”
Courtesy Armani Hotel

Armani Ristorante ospita 4 chef “inediti”

di Marina Mauri

Per la rassegna Meet the Chefs, l’executive chef di Armani Ristorante Filippo Gozzoli ospita 4 stellati del firmamento europeo che, per la prima volta in Italia, presenteranno la propria interpretazione della cucina in chiave contemporanea

Nell’accogliente scenario dalle linee pulite del ristorante Armani inizia la prima edizione della rassegna Meet the Chefs: quattro serate durante le quali l’executive chef Filippo Gozzoli ospita nella propria cucina altrettanti stellati del panorama europeo, ‘inediti’ per l’Italia. Sullo sfondo dello skyline milanese, i menù offrono un’itinerario del gusto che comprende ‘tappe’ all’insegna dell’innovazione e della contemporaneità, da Lisbona ad Anversa, a partire da novembre. Ecco, data per data, gli incontri previsti.

16 novembre – L’avanguardia iberica
Protagonista è Paco Pérez, patron del ristorante bistellato Miramar di Llança (Girona) e artefice della proposta gastronomica di altri locali premiati e di livello internazionale a Barcellona e Berlino. Fondamentali per la sua formazione sono stati alcuni stage fatti negli anni 90 a El Bulli, il notissimo ‘laboratorio creativo’ dello chef Ferran Adrià. L’imprinting di quel periodo ha dato il via alla ricerca e all’innovazione che ancora oggi è caratteristica principale della cucina di Pérez, sorprendente ma che non dimentica mai i sapori delle origini iberiche. Il menù a quattro mani della serata prevede in apertura un Baccalà mantecato preparato da Gozzoli e di seguito una serie di piatti di Pérez che vanno da L’orto (carciofi, mais, minestrone, giardino) al Cetriolo di mare in fricandò al Calamaro Pirata. Chiude ancora Gozzoli con un Cremoso al lampone, caviale, marshmallow.

26 gennaio – La modernità delle Fiandre
Seconda proposta della rassegna è lo chef fiammingo Gert De Mangeleer che nel 2005 ha trasformato la ‘brasserie’ Hertog Jan in un ristorante di successo, insignito con tre stelle Michelin, al quale nel 2010 s’è aggiunta l’azienda agricola fuori città, oggi diventata location definitiva, che produce frutta, verdura e fiori per il menù di stagione. Un’evoluzione in perfetta sintonia con la filosofia dello chef di Bruges, che ha fatto dell’essenzialità la cifra della sua cucina concentrandosi su gusto, texture e contrasti per arrivare a coinvogere i sensi e il palato dei suoi commensali. Ricerca che l’hanno reso uno dei migliori rappresentanti della cucina belga moderna.

9 marzo – La cucina portoghese che verrà
José Avillez
, chef del ristorante Belcanto a Lisbona, nuova frontiera della cucina portoghese, e primo lusitano a poter vantare due stelle Michelin. Secondo Avillez ‘la cucina esprime diversi momenti di conoscenza, apprendimento, riflessione e comunica non solo l’evoluzione della tecnica ma anche la maturità, la personalità e l’anima di chi l’ha creata. Le infinite combinazioni di tecnica e creatività scatenano ensazioni ed emozioni, approfondiscono la conoscenza di un alimento o addirittura possono allargare il nostro orizzonte gustativo rivelandoci nuove dimensioni’. È chiaro quindi che con questi presupposti il menù sarà una vera e propria esperienza sensoriale.

11 maggio – Esplorazioni gustative
A chiusura della rassegna lo chef Sergio Herman del The Jane, ristorante stellato all’interno della cappella (la cucina è al posto dell’altare) di un antico ospedale militare di Anversa. L’atmosfera rilassata e informale della location fa da contraltare al menù sensazionale che ad ogni stagione scardina i limiti della geografia gastronomica: pur essendo nel cuore del Belgio, dalla lista di The Jane si possono scegliere una shakshuka tunisina (con hummus e flatbread), i cannelloni con spinaci e olive o ancora calamari con chorizo e fagioli oppure il Bak Kut Teh, un piatto a base di carne del sud-est asiatico. Una esplorazione eclettica nel mondo del gusto, assolutamente da provare.

Per informazioni e prenotazioni chiamare lo 02 88838888 oppure scrivere a [email protected]