Architettura scenografica, percorso immersivo, Belvedere e Biblioteca del Vino, la città di Bordeaux e la presenza del Valdobbiadene sono solo 5 motivi per partire subito.

Inaugurata il 1 giugno 2016, la Cité du Vin di Bordeaux è ad oggi il più grande centro culturale dedicato al vino.
Progettata dagli architetti Nicolas Desmazières e Anouk Legendre, sulle rive del fiume Garonna, è uno scenografico edificio alto 55 metri con tanto di terrazza panoramica, che nell’insieme richiama la forma sinuosa del vino che ondeggia roteando in un calice.
Concepita a metà strada tra museo e parco tematico, propone al suo interno un percorso culturale attraverso l’affascinante storia del vino: stimati oltre 450.000 mila visitatori l’anno.

Queste le nostre 5 ragioni per visitarlo:

Architettura scenografica
Un “gesto architettonico” forte, risultato della collaborazione di due studi: quello parigino di architettura XTU di Nicolas Desmazières e Anouk Legendre e quello britannico di scenografia Casson Mann Limited di Dinah Casson et Roger Mann. Un edificio di oltre 13.350 mq distribuiti su 10 livelli, le cui forme rotonde regalano una continua sensazione di movimento: quello del vino roteato nel bicchiere e quello del fiume Garonna su un’ansa del quale si appoggia. Un’architettura liquida che all’alba come al tramonto si veste della limpida luce bordolese.

Percorso “immersivo”
Studiato dagli scenografi museali britannici, quello della Cité du Vin è un viaggio sensoriale avvolgente, alla scoperta del vino nelle sue poliedriche sfaccettature. Un percorso “immersivo” nell’architettura liquida della Cité du Vin. Cuore dell’esperienza il secondo piano con i suoi 300 mq di percorso permanente, 19 moduli tematici interattivi, 8 lingue e contenuti multimediali creati da oltre 100 esperti per una durata di circa 2 ore. Il “compagno di viaggio” è un casco per la realtà virtuale che accompagna il visitatore integrando la visita reale. Tre le esposizioni temporanee previste ogni anno.

Belvedere, Le7 e Biblioteca del Vino
Situato all’8° piano a 35 metri di altezza, il Belvedere oltre che regalare una vista a 360° su Bordeaux e le vige circostanti, è un luogo di degustazione: sotto un lampadario fatto con migliaia di bottiglie e un bancone di legno lungo oltre 100 metri si sceglieranno vini (2 etichette a rotazione) dalle migliori regioni del mondo e, per i più giovani, diversi succhi d’uva.
Al 7° piano il Restaurant Le7 affidato a Nicolas Lascombes offre un menu dove specialità regionali rivisitate vengono abbinate ad oltre 500 referenze di vino di oltre 50 paesi produttori. La curiosità: in settimana organizza corsi di cucina espressa di 30 minuti ciascuno con chef e sommelier.
La Biblioteca del Vino propone più di 14000 bottiglie, per 800 referenze delle quali 200 francesi e 600 del mondo da oltre 80 paesi.

Conegliano Valdobbiadene
Un video sulla Denominazione viene proiettato all’ingresso del museo, in quanto il Valdobbiadene è stato selezionato nella ristretta rosa dei 22 paesaggi del vino più straordinari a livello mondiale.
Il suo consorzio è presente anche nel “Salone della lettura” con materiale informativo sulla Denominazione e nei quattro spazi di degustazione in cui saranno presentati a rotazione tutti i vini del mondo. Conegliano Valdobbiadene è, con orgoglio, l’unico territorio e vino italiano presente.
DOCG Conegliano Valdobbiadene

La città di Bordeaux
Dopo 15 anni di lifting, ha ritrovato lo splendore del XVIII secolo, con la sua pietra chiara e il cuore storico dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, entrando con ragione nella top10 delle destination europee dell’anno. Come Bilbao ha il Guggenheim di Gehry, ora Bordeaux ha la sua Cité du Vin, che si staglia come un faro proprio all’ingresso della città.
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