L’alta cucina entra per la prima volta nel mondo del catering con il progetto di Kitchen Mood alla Stelle: per ogni evento si può scegliere il servizio dei migliori cuochi a livello internazionale

La buona cucina è l’ingrediente chiave per un evento di successo: che sia un matrimonio, un compleanno o un party mondano, ‘mangiare bene’ è un imperativo categorico. Meglio allora affidarsi a un grande chef, uno di quelli con la famosa “Stella”, osannati dai critici gastronomici, quelli che, di solito, sono quasi inavvicinabili. Quasi. Perché da oggi Kitchen Mood li ha riuniti tutti sotto un unico brand per portare l’alta cucina nel mondo del catering: dieci chef, ciascuno con il proprio stile e la propria filosofia, fianco a fianco per trasformare qualunque evento in un’esperienza gastronomica eccezionale.

La squadra di Kitchen Mood alle Stelle è formata da alcuni dei migliori talenti a livello internazionale. C’è il giovane Diego Rossi con la sua cucina “povera” e la passione per il quinto quarto, e il veterano Mauro Uliassi che si schiera con 2 Stelle Michelin. C’è Eugenio Boer con i suoi piatti d’ispirazione olandese-ligure e “il mago” Marcello Trentini che reinventa la cucina piemontese con contaminazioni e accostamenti inediti. C’è Cristiano Tomei, che a L’Imbuto, il suo ristorante di Lucca, mescola cucina e arte contemporanea, e l’innovatore Marino Cendroni che porta sulla tavola i sapori nascosti nel profondo dei mari. C’è lo street food di Giuseppe Zen con i suoi “mangiari di strada” e le proposte gourmet della coppia formata da Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor. C’è il raffinato talento di Felice Lo Basso, fresco di nuova apertura milanese con vista Duomo, e l’alta cucina giapponese del “samurai” Wicky Priyan.

Dieci chef, dieci storie, dieci proposte originali che si possono combinare a piacere, affidando il proprio evento a uno o più di loro per dare vita a un menu sorprendente, dove la pizza fritta di Zen si alterna alle ostriche su carboni ardenti di Tomei, il risotto alla cenere di Boer è seguito da “uova di seppia, erbe di campo e ciccioli’ firmati Diego Rossi e così via, di portata in portata, di creazione in creazione. Tutto può accadere con ‘le stelle’ ai fornelli.