Ciliegie, 4 curiosità che vale la pena di conoscere
(Foto: Karandaev / Thinkstock)

Ciliegie, 4 curiosità che vale la pena di conoscere

di Aldo Fresia

Dalle tradizioni (nostrane e orientali) ai romanzi e ai santi patroni

Una ciliegia tira l’altra, soprattutto quando arrivano i primi caldi estivi. Disponibile da metà giugno fino all’inizio di luglio, a seconda della varietà, è un frutto goloso e sano. Ma è anche scrigno di aneddoti e curiosità. Eccone quattro che meritano (l’ultima c’entra solo tangenzialmente).

QUANDO TI SPOSI?
Quando il matrimonio era una scadenza fondamentale per la vita di una giovane fanciulla, era in voga un’usanza: se il pasto o la cena terminavano mangiando ciliegie, bisognava contare i noccioli rimasti nel piatto della ragazza recitando ‘quest’anno, l’anno prossimo, un giorno, mai’. Temutissimi, per ovvie ragioni, i multipli di 4.

IL SESSO DELLE CILIEGIE
Sexing the Cherry (in italiano Il sesso delle ciliegie) è un romanzo della scrittrice inglese Jeanette Winterson pubblicato nel 1989. È ambientato nella Londra del XVII secolo e mescola il realismo magico con il postmodernismo. Racconta di un viaggio nel tempo e nello spazio ed è anche un inno all’immaginazione e al potere sovversivo della femminilità all’interno di una società patriarcale.

SAN GERARDO
Oltre che protettore della città di Monza, insieme a San Giovanni Battista, San Gerardo (nato fra il 1134 e il 1140 e morto nel 1207) è anche protettore delle ciliegie, tanto che la sua iconografia lo rappresenta spesso con un bastone dal quale pende un rametto di questi frutti. Il 6 giugno, anniversario della sua morte, nella città di Monza si tiene una sagra in suo onore e fra la chiesa di San Gerardo al Corpo e il vicino ponte di San Gerardino si possono trovare numerose bancarelle che vendono ciliegie.

CILIEGIO IN FIORE
In questo caso non parliamo del frutto, ma solo dei fiori, in particolare quelli del Prunus serrulata, noto in Giappone come Sakura. È una pianta ornamentale che ricopre un ruolo fondamentale nelle tradizioni del Sol Levante, tanto da essere al centro della hanami, l’usanza millenaria di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi. Un ciliegio in fiore rappresenta la fragilità, la bellezza e la rinascita, e una fioritura abbondante è considerata di buon auspicio per i raccolti come per il futuro degli studenti.