cocktail
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Il fascino delle grandi star del cinema può essere tale da spingere i bartender a dedicare un nuovo cocktail a un’attrice o a un attore, legando la ricetta in modo più o meno evidente alle caratteristiche di chi l’ha ispirata. Ecco quattro esempi che vale la pena di assaggiare.

MEL GIBSON
C’è stato un periodo, alla fine degli anni Duemila, nel quale Mel Gibson infilava uno scandalo dietro l’altro, diventando l’oggetto di accuse di antisemitismo, razzismo, maschilismo e chi più ne ha più ne metta. Con un’ironia un po’ perfida, il bartender dell’Oak Bar di New York City ha deciso di realizzare un «cocktail bipolare» ispirato all’attore e alle sue intemperanze: una parte di vodka, una di gin, 0,75 parti di vermouth, tre parti di soda e una punta di sugo delle cipolline da cocktail. Mettere gli ingredienti in un bicchiere con ghiaccio, mescolare e servire, senza fronzoli aggiuntivi.

SHIRLEY TEMPLE
Attrice, cantante e ballerina, Shirley Temple è stata la prima baby star nella storia di Hollywood: iniziò la carriera all’età di tre anni, nel 1932, e grazie al film La mascotte dell’aeroporto (1934) divenne famosa in tutto il mondo. Considerata la sua giovane età, il cocktail inventato in suo onore, presso l’hotel Royal Hawaien di Waikiki (Hawaii), non poteva che essere analcolico: una parte di sciroppo di granatina, due parti di ginger ale, due di acqua gassata. Mescolare in un bicchiere con ghiaccio e servire con una ciliegia candita. Una variante prevede la limonata al posto dell’acqua gassata. L’edizione per maggiorenni, il Dirty Shirley, sostituisce il ginger ale con la vodka.

CHARLIE CHAPLIN
Nel corso degli anni Venti del XX secolo Charlie Chaplin scrisse, diresse, produsse e interpretò alcuni dei film più importanti del cinema muto: Il monello, La febbre dell’oro e Il circo, ad esempio. Un decennio che contribuì a farlo entrare stabilmente nella storia e che spinse i bartender del Waldorf-Astoria Hotel di New York City a dedicargli una ricetta originale, pubblicata ufficialmente nel 1931. Occorrono sloe gin, succo di lime e apricot brandy in parti uguali: shakerare, versare (senza il ghiaccio) in un bicchiere e decorare con una scorza di lime. Un cocktail dolce in omaggio alle risate, per quanto agrodolci, regalate da Chaplin.

MARY PICKFORD
Star del cinema muto hollywoodiano, oltre che fondatrice della casa di produzione United Artists insieme a Charlie Chaplin, Douglas Fairbanks e David Wark Griffith, divenne celebre grazie a film come Coquette, The Little American, The Poor Little Rich Girl e The Hoodlum. Durante un viaggio a Cuba negli anni Venti incantò i bartender dell’Hotel Nacional de Cuba, che inventarono per lei un cocktail dolce e speziato. Si prepara shakerando sei parti di rum bianco, sei di succo d’ananas, una di maraschino e una di sciroppo di granatina e poi servendo in una coppa guarnita con una fetta di ananas e una ciliegina.