Spezie, olio di Argan, dolcissimi datteri: dalla città imperiale di Rabat, alle montagne dell’Atlante, una cucina da mille e una notte allo Château Monfort di Milano.

Cinque ragioni per provare la cucina marocchina: la ricchezza di piatti di una tradizione culinaria ancestrale; il dolce e salato che convivono sapientemente in molte ricette; la diversità dei piatti tipici (come la tajine) a seconda delle zone; infine i sapori dei vegetali e dei frutti “local” di stagione. Parola di Thierry Alix, chef del Dar Ahlam di Ouarzazate, che proporrà il 9 febbraio allo Château Monfort di Milano, in occasione del Gourmet Festival Relais & Châteaux, un menù unico, ricco di profumi delle spezie e delle erbe locali, caratteristici della zona desertica del Marocco del sud.
Fra i piatti, Crostini di formaggio di capra di Skoura con caramello e datteri, la Zuppa di zucca all’essenza di zenzero, la Tajine di pollo profumata al curry invecchiato e per chiudere una Pastilla al cioccolato, gelato alla cannella, frutta secca e pistacchi.
Il viaggio nella cultura gastronomica di questo Paese, caratterizzata da sfumature e differenze derivanti da oltre 2000 anni di storia e incontri tra popolazioni berbere, mediterranee, orientali e africane, continuerà poi con l’avvicendarsi allo Château Monfort di altri tre chef: Said Fargani di Villa Diyafa Boutique Hotel & Spa – Rabat (6 aprile), Abida Jabbour, chef di Riad Fès – Fès (16 giugno), Ahmed Handour, chef di L’Heure Bleue Palais – Essaouira (16 novembre). I brindisi saranno “a cura” di Moët & Chandon.