David Chipperfield rilancia il Bar do Porto in Galizia

David Chipperfield rilancia il Bar do Porto in Galizia

di Penelope Vaglini

Nel piccolo villaggio di pescatori di Corrubedo, l’archistar ha progettato e rilanciato il Bar do Porto, oggi gestito dalla figlia Celeste

Da luogo di villeggiatura prediletto, la Galizia è diventato il fulcro degli ultimi progetti professionali (e di vita) di David Chipperfield. L’architetto inglese ha infatti rilevato un bar chiuso da molto tempo, riportandolo in vita per dare un nuovo impulso all’area della Barbanza, nella regione a nord della Spagna.

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Courtesy Chipperfield Architects, Credits Adrian Capelo & Celeste Chipperfield

David Chipperfield e la Galizia

Giunto in queste zone vent’anni fa per trascorrere le vacanze con la famiglia, Chipperfield è rimasto folgorato dalle case del piccolo borgo di Corrubedo, capaci di emergere tra le pietre della costa e adagiarsi sulle spiagge lambite dall’Atlantico, ognuna con una forma e un colore differente. E proprio qui, nel 2002, ha completato la celebre “Holiday House”, con una forma che si protende verso il mare, quasi a segnare l’inizio del suo sodalizio con questo borgo sospeso nel tempo. A due passi dal mare, si trova anche il Bar do Porto, locale che ha cessato la sua attività proprio nell’anno in cui Chipperfield ha messo piede per la prima volta a Corrubedo. Una coincidenza che, unita alla sua passione per la buona cucina, lo ha fatto investire in questo luogo dal grande potenziale.

La nuova vita del Bar do Porto

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Courtesy Chipperfield Architects, Credits Adrian Capelo & Celeste Chipperfield

Insieme a Sofia Blanco, architetto galiziano, Chipperfield ha lavorato per mantenere intatto lo spirito della location, recuperando alcuni oggetti e trofei che la adornavano durante la sua vita precedente, oggi riconosciuti dai vecchi habitué che sono tornati con piacere a sedersi ai suoi tavoli. Prima ancora del Bar do Porto, questa location ospitava un laboratorio di salatura del pesce, i cui pavimenti in lastre di granito sono stati una vera e propria scoperta, capace di modificare in corsa il progetto di design. Pareti dai toni accesi del rosso e del verde, un lungo bancone in ceramica bianca di fronte al quale trovano spazio panche e tavoli in legno. Questo è il nuovo volto del Bar do Porto, che si apre verso l’esterno grazie a un’ampia finestra da cui si vede il mare. Accomodati sulle sedie più alte, i clienti possono consumare i piatti e le bevande del menu, mentre il loro sguardo si perde nell’immensità dell’estuario di Arousa, osservando le imbarcazioni che lo popolano da mattina a sera.

Che cosa si mangia al Bar do Porto

A dirigere il nuovo indirizzo gastronomico di Corrubedo c’è Celeste Chipperfield, figlia dell’architetto, che si occupa personalmente di scegliere i migliori ingredienti da fornitori locali, puntando a offrire piatti tradizionali con materie prime di grande qualità e freschezza. Il punto forte della cucina del Bar do Porto, guidata dall’head chef Freyr Aevarsson, sono infatti le specialità di pesce tipiche della zona, come i Bogavante, degli astici dalle dimensioni notevoli, i cannolicchi e i prelibati granchi locali. Il menu comprende anche sardine grigliate e varie zuppe tra cui una ricetta a base di lenticchie, mentre non mancano piatti alla brace realizzati al barbecue. Come ogni bar che si rispetti, nella sua vetrina ci sono anche torte, brownies e cinnamon rolls.

Una fondazione per sostenere la Galizia

L’impegno di Chipperfield per quest’area della Spagna, va oltre il semplice investimento in un luogo di ospitalità. Nel 2017 ha infatti inaugurato la Fundacion Ria, con un’iniziativa di ricerca per promuovere lo sviluppo sostenibile della regione di Arousa, attraverso un dialogo aperto con amministrazioni locali, università e associazioni. L’obiettivo è quello di preservare gli ecosistemi e la biodiversità della zona, accompagnando l’allargamento delle attività economiche con cui le città della regione stanno crescendo.