Giro del mondo in 10 gin

Giro del mondo in 10 gin

di Carolina Saporiti

Tipicamente british (ma l’invenzione di questo distillato si deve a un olandese), il gin è lo spirit più amato di tutti e ha conquistato il mondo. Abbiamo selezionato 10 distillerie in giro per il mondo, scegliendo 10 gin diversi e tutti straordinari

Chi pensava che si trattasse di una moda che ben presto sarebbe finita, si è dovuto ricredere. Il gin piace ancora tanto e più viene apprezzato, più cresce la curiosità di scoprirne di nuovi, di conoscere la loro storia, sapere da dove arrivano… Fare un elenco ragionato dei gin migliori del mondo a oggi sul mercato è complicato, dal momento che la qualità alta è sempre più diffusa. Abbiamo allora pensato di fare un giro del mondo attraverso 10 gin, tutti particolari, qualcuno più noto, altri meno, così da prendere spunto per la prossima tappa al bancone oppure anche per il prossimo ordine per il bar di casa, ma soprattutto per assaggiare qualcosa di nuovo.

Dall’Australia agli Stati Uniti, passando per Giappone e Italia, i migliori gin del mondo

Rare Dry Gin, Four Pillars – Australia

A 45 km a est da Melbourne, viaggiando attraverso gli sconfinati spazi dell’Australia, si arriva a Yarra Valley dove, tra i tanti vigneti, si trova anche la distilleria Four Pillars. Il prodotto principale della distilleria è il Rare Dry Gin che contiene diverse botaniche native australiane come finger lime (caviale di limone) e mirto di limone, pianta usata da sempre dagli aborigeni sia in cucina sia come pianta curativa. Aspettando di poter tornare a viaggiare in Australia, possiamo accontentarci di sentire i suoi aromi nel bicchiere.

Terroir Gin, St. George Spirits – USA

Anche la distilleria di questo gin meriterebbe un viaggio: è stata costruita nell’ex hangar di un aeroporto della Marina degli Stati Uniti con vista sull’acqua, a San Francisco. The Terroir, come un po’ suggerisce il nome, ha l’odore e il sapore del verde di una foresta ed è una celebrazione alla bellezza selvaggia del Golden State. Terroir è un gin profondamente aromatico che richiama boschetti di alberi, valli umide e nebbiose e il chaparral, la cosiddetta vegetazione californiana, simile alla nostra macchia mediterranea. 

Ki No Bi, The Kyoto Distillery – Giappone

Un dry gin perfetto, ottenuto con botaniche raccolte in stagione e conservate sottovuoto, fino al momento della distillazione. Gli ingredienti sono rari, autoctoni (come hinoki – un tipo di cipresso che cresce solo nel Paese del Sol Levante – e lo yuzu – un agrume tipico dell’Asia orientale) e saporiti. La qualità è data anche dalla base di spirito di riso e dall’acqua proveniente dal famoso distretto della birra, Fushimi, assolutamente pura.

Wild Botanical Gin, Glendalough – Irlanda

Questa distilleria irlandese merita l’attenzione per i suo gin stagionali: ogni anno vengono infatti distillate quattro versioni, una per stagione. Si tratta di pochissime bottiglie, tutte etichettate a mano indicando il numero del lotto e le date sia di imbottigliamento sia di quando sono sono state raccolte le botaniche. Il Wild Botanical è il “pezzo forte” della distilleria, con sentori balsamici, come quello del pino mugo, e altri floreali, come il trifoglio rosso, l’achillea, la margherita comune, il lampone selvatico e altri, tipici dell’Irlanda.

Napue Gin, Kyrö – Finlandia

Napue Gin della Kyrö Distillery è nato dall’idea di cinque amici finlandesi e un carico di segale. È un gin moderno che prende ispirazione sia dal gin sia dal whisky. Utilizza una base di segale neutra e distilla le sue botaniche separatamente per sfruttare ogni sapore stagionale e selvatico (e tipicamente nordico). 

Blue Gin, Reisetbauer – Austria

Un classico dry gin, prodotto nella distilleria e fattoria di Hans Reisetbauer, nel nord dell’Austria, già nota per la produzione di alcune delle migliori acquaviti al mondo. Con Blue Gin, Hans ha approfondito la sua passione per i dettagli della fermentazione e della distillazione, raggiungendo la perfezione. Hans distilla tre volte il suo grano Mulan coltivato in azienda, insieme a una miscela di 27 botaniche.

Le Gin, Christian Drouin – Francia

Le Gin è un gin di grande carattere ed eleganza (e con un nome così non potrebbe essere diversamente), prodotto in Normandia da un maestro del Calvados, il famoso brandy di mele. E così, anche per questo straordinario spirito si utilizzano più di 30 varietà di mele e botaniche come rosa, limone, zenzero, vaniglia, cannella e mandorle, che diversamente da quanto fanno quasi tutti, vengono distillati separatamente. 

Orbium, Hendrick’s – Scozia, UK

Tutti conoscono il gin Hendrick’s, pochi sanno che dietro a questo nome c’è quello di una donna, miss Lesley Gracie. Con Orbium, miss Gracie ha cercato di creare il gin perfetto per due dei cocktail più iconici a base di questo spirit: il gin tonic e il martini cocktail. Tra gli ingredienti si trova quindi il chinino, ma anche l’assenzio. A unire questi sapori è l’aroma del fior di loto, il risultato è un gin con un brillante bouquet floreale, un palato complesso e con un finale amaro e secco.

Jaisalmer Indian Craft Gin, The Royal Tales – India

L’India in bottiglia. Distillato tre volte in tradizionali alambicchi di rame e prodotto  artigianalmente ai piedi dell’Himalaya in una delle più antiche distillerie dell’India, Jaisalmer Indian Craft Gin racchiude il ricco patrimonio della città omonima: erbe, spezie, bacche di ginepro e altre botaniche provenienti da ogni parte dell’India e raccolte rigorosamente a mano. Un gin elegante e complesso (e piccante) che si rifà all’età dei Maharaja. 

Marconi 46, Poli Distellerie -Italia

Fresco e balsamico come una passeggiata nei boschi che si trovano attorno all’area di Schiavon (Bassano del Grappa), dove sorge Poli che distilla ancora con alambicchi artigianali, il protagonista di Marcono 46 è sicuramente il ginepro, ma allo stesso tempoè caratterizzato da una morbidezza data dall’uva moscato. Marconi 46 viene distillato a bagnomaria sottovuoto per ottenere profumi intensi, un gusto pulito e una lunga persistenza aromatica. Intenso al naso e al palato, si percepiscono sia il ginepro sia altre erbe alpine.