Dove mangiare quella tipica del Venezuela e le sue rivisitazioni in giro per il mondo. Ecco la tipica “tigella” del Sud America in mille varianti diverse che tenta e fa tendenza

L’Arepa è il pane venezuelano fatto di farina di mais e ripieno di golosità che dal Sud America ha fatto il giro del mondo confermandosi come vera tendenza del 2018.

Mentre su Instagram si incrementano i post che affiancano all’hashtag #arepas quella di #foodporn, influenzando le abitudini di consumo, le percezione degli alimenti e il successo di nuove attività, i locali dedicati a questo nuovo taco si moltiplicano e dal Venezuela raggiungono gli States, sbarcano nel Regno Unito e arrivano in Italia proponendo questa specie di tigella sia nella versione ottenuta con la cottura su piastra rovente, sia (decisamente meno light) in quella fritta in olio bollente.

Figlio dello street food, l’arepa in questi ultimi mesi è stata reinventata attraverso interpretazioni contemporanee che hanno trovato un riscontro molto favorevole di pubblico.

Qualche esempio? Il più noto è quello del White Envelope a Baltimora, dove Federico Tischler propone nel suo locale anche un menu con 12 diversi tipi di arepa: per vegetariani e vegani, meat lovers e amanti del tonno. Per chi non teme di provare una vera esplosione di gusto assaggi quella a base di manzo alla griglia, cipolle arrostite, peperoni, yucca, avocado, chimichurri, coriandolo fresco.

Tra le tante variazioni di arepa a Miami Doggi’s, Giovanni Esteves la serve con cipolle, insalata di cavolo, salsa fatta in casa, una piccola patata e parmigiano. A Manhattan, NY, c’è il Caracas Arepa Bar, mentre a Londra si può andare all’Arepa and Co. che le prepara nel locale a De Beauvoir Crescent Haggerston come da ricetta originale. Cambiano i ripieni (pollo, maiale, pesce, avocado, uovo, fagioli, formaggio) cambia la città e a Milano questa deliziosa tortilla di mais si mangia da Arepa’z. Insomma, lasciatevi tentare ovunque siate. Un’arepa non è peccato.